1. Una metamorfosi


    Data: 18/06/2022, Categorie: Tradimenti Autore: knoor, Fonte: Annunci69

    ... copiosamente che non riesco ad inghiottire tutta la sborra e dei filamenti bianchi cadono sul pavimento, lui me li fa leccare per umiliarmi - guarda cosa hai combinato pulisci dai - e io lecco. Un giorno mentre ero in questa posizione mi toccò tra le cose, ero bagnata. - Sentila come si bagna la ragazzina, dai levati le mutandine tanto poi vengo a consolarti- così mi levai le mutandine e da quel giorno lui pretende ogni tanto di toccarmi e se le mutandine sono bagnate me le fa togliere fino a sera e poi la sera...si ecco... mi soddisfa”. Maiale schifoso. Però ci sapeva fare il vecchiaccio; Giorgia disse che era come in suo potere non riusciva a fare a meno di lui.
    
    A questo punto la accarezzai il culo sollevando la sottoveste e premendo con la punta del dito medio sul bottoncino rosa tra le natiche:
    
    “Ora parlami di questo” Le chiesi.
    
    “Oddio Stefano” rispose guardandomi “sai anche questo?”.
    
    Non le avevo detto che gli avevo visti e che l’avevo spiata con delle telecamere, le dissi solo che gli avevo scoperti, forse voleva nascondermi quella parte che poi si rivelò oltremodo interessante.
    
    “Ecco vedi è una cosa meccanica non riesco a spiegarmi, lui...o meglio quel suo cazzo grosso e curvo, in qualche modo si adatta alla perfezione alla mia carne a come sono fatta dentro, mi capisci?” Rimasi sorpreso: “ti ho sempre detto che non mi piace nel culo e che mi fa male... non ti mentivo”. Tacque, stringendomi con più malizia l’uccello: “lui però mi tocca qualcosa dentro e ...
    ... mi fa godere ancora di più quando me lo mette dietro. L’orgasmo che provo...“ fece ancora una pausa “insomma quando mi incula l’orgasmo che provo è ancora più travolgente ed immediato di quello normale”. A questo punto Giorgia menava vigorosamente il mio cazzo, così le dissi di finirmi con la bocca e le avvicinai la testa alla cappella in fiamme, succhiò un po’ e venni come un demonio sulle sue dolci labbra. Giorgia mi guardò e sorrise: “Sei un gran porco, ora so che sei peggio di lui”.
    
    E così arrivò la sera dalla quale siamo partiti. Avevo incontrato il vecchio un po’ di giorni prima in un bar e lo avevo informato che sapevo di quanto succedeva tra lui e Giorgia. L’avvocato si spaventò, ma lo rassicurai dicendo che non lo averi ricattato e che non era quello che desideravo.
    
    “Cosa vuoi quindi se non vuoi soldi?”
    
    “Vorrei che lei venisse a casa mia e vorrei vedere Giorgia tra le sue braccia. Mi eccita guardare”.
    
    Il vecchio rimase costernato da questa mia offerta, si aspettava forse che io fossi un vero vendicatore, invece sono un misero guardone.
    
    Sorrise e mi disse : “Se Giorgia é d’accordo lo farò volentieri quando voi vorrete”.
    
    Nota dell’autore: questo racconto dovrà avere un seguito e spero vi sia fino a questo punto piaciuto. In questi giorni ho rivisto e riletto gli altri miei racconti. Alcuni risalgono a qualche anno fa e così sono stati poco letti e poco commentati: ora che gli ho rivisti e se avrete voglia di leggerli sono curioso di sapere il vostro ...