1. Come mi piace


    Data: 15/06/2022, Categorie: Sentimentali Autore: Lizbeth Gea, Fonte: EroticiRacconti

    ... tasche. Giungemmo ad uno spazio, li era più chiaro, la luna proiettava la sua luminosità. Davanti a noi individuai un piccolo laghetto. Lei si sedette accanto a un albero e mi indicò l’erba accanto a lei. Mi sedetti a pochi centimetri da lei.
    
    “Non sei di molte parole” – non volevo che capisse che ero una donna – “però sei molto carino sai” – mi osservò meglio – “Ti trovo molto femminile e questo mi piace”.
    
    Mi toglie la coppola – “Così va meglio” – Mi accarezza i capelli – “Sembra che te li sei tagliati da solo”.
    
    Impugna l'aste degli occhiali e mi sfila - “Non nascondere mai i tuoi bellissimi occhi verdi”.
    
    Il chiarore della luna illumina il suo viso e mi sembra di cogliere una lacrima. Possibile che questa bella donna sia così triste?.
    
    Getta dei sassi nel lago. Mi distraggo, poi appena mi giro verso di lei mi bacia e poi mi chiede scusa.
    
    “Che sciocca, perché ti scusi”
    
    “Beh la tua ragazza”
    
    Mi metto a ridere – “Beh quella non è la mia ragazza” – non so come esprimermi – “Non volevo che si pensasse che fossi solo”.
    
    Ride a squarcia gola – “Guarda che lo sapevo, conosco tutti i nomi degli invitati” – Mi prende la mano – “E non c’era nessun Andrea”.
    
    O merda, cerco una scusa a caso e non sapendo cosa rispondere la bacio, le metto la lingua in gola. Lei spalanca gli occhi, ma accoglie la mia lingua e me la lecca con la sua. Stiamo limonando.
    
    Lei mi sfiora il petto con la mano, ci siamo ora mi becca – “Chi l’avrebbe mai detto, sei ...
    ... muscoloso”.
    
    Possibile che sia cosi ingenua. Continuiamo a limonare. Scivoliamo lentamente sull’erba e lei è sopra di me e mi accarezza i capelli. Sembra di essere immersa in un sogno.
    
    Mi leva la giacca e si toglie le ali, quelle erano decisamente scomode. Poi si china sopra di me e inizia a sbottonarmi la camicia. La fermo, non voglia che conosca il mio segreto, almeno non così presto. Ci baciamo per minuti che sembrano infiniti. Si toglie il gonnellino e struscia le sue mutandine sul mio cazzo finto.
    
    “Sei già duro, ottimo”
    
    “Beh, con una bella ragazza come te, è il minimo” – Cerco ti tenere la parte.
    
    “E’ inutile che fai il macho, sei troppo dolce per esserlo”
    
    Forse dovrei dirle la verità, forse devo smetterla con questa messinscena, ma non voglio, per una volta tanto mi sento bene, mi sento completa.
    
    Si gira, si mette a sedere sull’erba, si alza i capelli – “aiutami” – Vedo i lacci del suo vestito e l’aiuto a toglierselo. Il suo seno risplende al chiaro di luna, lo prendo da dietro e l’accarezzo, le bacio il collo. Siamo a novembre, in teoria dovrebbe essere freddo, ma io non lo sento. Sento solo il calore dei nostri corpi.
    
    Il suo seno è molto morbido e la sua pelle è liscia, adoro accarezzarlo. Prendo coraggio, scendo con la mano, la metto nelle sue mutandine e inizio a masturbarla. Ascolto i suoi dolci, eccitanti gemiti. Le mie dita sfiorano il suo clitoride, le infilo dentro di lei che si abbandona a me. Non potendomi spogliare è l’unica cosa che posso compiere per farla ...