1. Come mi piace


    Data: 15/06/2022, Categorie: Sentimentali Autore: Lizbeth Gea, Fonte: EroticiRacconti

    ... viaggio in macchina, maledico la mia idea del cazzo finto. Mi procura un fastidio immane, ma sono testarda.
    
    Parcheggio, mostro il mio biglietto all’ingresso, guardano stupefatti il mio nome, ma fanno finta di nulla, ho pagato per essere li. Ora non crediate che sia una festa esclusiva, o addirittura sessuale. E’ una semplice festa in maschera, organizzata dallo stesso proprietario della villa, probabilmente per rimorchiare.
    
    E’ pieno di gente, indossano qualsiasi genere di travestimento, vedo tanti scheletri e tante streghette. Prendo una coca fresca, decido di sedermi su un divanetto, e aspetta il da farsi. Vedo una ragazza truccatissima che mi guarda, ma il suo principe la trascina sulla pista da ballo. Il Dj mette musica classica, strana scelta per una festa dove ci sono principalmente dei giovani.
    
    Ovviamente la luce è soffusa, aiuta a creare l’atmosfera lugubre, e probabilmente aiuta me a fingermi uomo.
    
    Una donna si siede accanto a me e sbuffa – “Quanto sono noiose queste feste” – Mi guarda – “Piacere Miriam”. Tra me penso che sia davvero carina nel suo complicato vestito d’angelo nero. Mora, formosa, non una donna che si definirebbe bella, ma molto affascinante.
    
    L’esamino per un po’. Guardo il corto abito nero senza maniche, con una corta sopra gonna a pois argentanti. E’ decisamente aderente, oppure è lei che straborda. Le fisso la scollatura. I collant neri e le scarpe decoltè nere. Mi soffermo sulle ali nere, dovrebbero essere fastidiose quanto il mio ...
    ... pene finto.
    
    Torno alla realtà, vedo che mi fissa, mi allunga la mano – “Allora?”
    
    “A si scusami, piacere L.” – Stavo per dire il mio vero nome, abbasso la voce – “Piacere Andrea”.
    
    Pure lei mi osserva dal capo ai piedi – “Come mai un bel ragazzo come te, sta qui da solo”.
    
    Quei complimenti mi imbarazzano, ancora con la voce con un tono basso – “Beh la mia ragazza è stata invitata a ballare e lei ha accettato” – e indico una ragazza a caso.
    
    “Ma guarda che maleducata”
    
    “Che ci vuoi fare, le donne” – Che risposta idiota.
    
    Si alza in piedi, mi prende per mano – “Beh che ne dici di una piccola vendetta” – Mi trascina sulla pista da ballo. Parte un Valzer, sono imbranata a ballare. Dopo un attimo di titubanza è lei che mi conduce. Ci avviciniamo alla coppia con la mia presunta fidanzata, Miriam li saluta. Loro ci guardano stranamente.
    
    “Che direbbe la tua ragazza, se ora usciamo in giardino”
    
    Non so che rispondere e lei non l'attende. Smette di ballare. Saluta l’altra coppia. E mi trascina verso il portone della terrazza e usciamo al fresco.
    
    “Come mi annoiano certe feste, purtroppo devo parteciparci, le organizza mio padre”.
    
    Io l’ascolto silenziosa.
    
    “Vuoi vedere il mio posto preferito?” – Rispondo affermativamente con la testa.
    
    Avanziamo per il giardino. Arriviamo ai limiti di una foresta e ci inoltriamo – “Qui la proprietà finisce” – Camminiamo per qualche minuto. Il buio mi spaventa, ma lei cammina decisa, come se conoscesse quei sentieri come le sue ...