1. La babysitter d’estate


    Data: 13/06/2022, Categorie: Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: Smaliziato, Fonte: RaccontiMilu

    ... sera, attillato, che metteva in risalto il suo splendido culo tondo.
    
    La guardavo, ammirando quella rotondità invitante.
    
    Sotto i pantaloni, sentivo l’erezione crescere.
    
    Il piccolo dormiva beatamente sul suo lettino.Mi avvicinai ala mia donna, allungando le mani su quello splendido didietro.
    
    “Eddai caro, ma cosa ti viene in mente?”
    
    “Perché non ti sembra chiaro?- dissi strisciandole il pene eretto tra le chiappe- Dai è tanto che non riusciamo a farci una sana scopata…
    
    Il piccolo dorme, dobbiamo cogliere l’attimo.”
    
    Dicendo questo le alzai la gonna, infilando il pene tra le cosce, strusciandolo sullo spacco vaginale.
    
    “Mmm.. Sei davvero terribile!”
    
    “Ma ti va, vero?”
    
    “Sì, dai…”
    
    Le scostai il tessuto della mutandina, infilando il cazzo eretto, che scivolava tra le grandi labbra, eccitare.
    
    Entrai in lei con una spinta decisa, provocandole una sussulto.
    
    Incominciai a pomparla di brutto, muovendomi a ritmo regolare, come so che piace a lei.
    
    Le denudai una tetta, afferrandola.
    
    “Mmmm, sei proprio un animale, ma è così che mi piace.”
    
    Mentre lei mi diceva queste parole, istigandomi a scoparla più forte, sentii un rumore.
    
    Girandomi verso la porta, mi sorpresi a vedere, sull’uscio, la giovane Maria, guardare la scena, altamente pornografica, con occhi sbarrati.
    
    Ero incerto sul da farsi, in parte imbarazzato, in parte intrigato dalla situazione. Ero rimasto fermo, il pene quasi completamente fuori dalla vagina umida e aperta della mia ...
    ... donna.
    
    “Ei, cosa fai, dai non fermarti… Scopami!”
    
    Ringalluzzito dalla situazione, ripresi a stantuffare sempre con più forza, quasi senza badare al pubblico improvvisato che continuava a fissare, la bocca spalancata, gli occhi stralunati, la scena.
    
    Con la coda nell’occhio, fissavo Maria, per vedere le sue reazioni.
    
    La provocavo, dandole una visione del mio cazzo che scivolava dentro la mia donna. Alzai la gamba della mia compagna, in modo da divaricarle le cosce, ma anche di dare a Maria una visione più completa della situazione.
    
    Senza emettere un fiato, la ragazza ebbe un sussulto.
    
    La situazione cominciava davvero ad eccitarmi. Dopo poche spinte, venni copiosamente.
    
    Maria, a quel punto sparì.
    
    La mia compagna, accaldata e soddisfatta, si ricompose, dicendomi di finire di vestirmi. Mi diede un bacio.
    
    Uscii dal bagno, andando nel soggiorno. La porta era socchiusa, e mi ricordai che ero andato fuori prima di “aggredire” la mia compagna.
    
    Il piccolo dormiva ancora, con quel lieve russare che contraddistingue i piccoli.
    
    Chiusi la porta, riordinandomi al meglio.
    
    Pochi minuti, sentii un discreto bussare.
    
    Era Maria, con lo sguardo chino, ancora arrossata.
    
    La feci accomodare, mostrandole il piccolo che dormiva.
    
    Le tastai la fronte.
    
    “Maria, ti senti bene? Sei tutta arrossata.”
    
    Lei mi guardò, sorpresa: sapevo bene cosa avesse, avendola sorpresa mentre spiava l’amplesso tra me e la mia donna.
    
    “No, niente…”
    
    Passarono un paio di giorni, in ...
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