1. Fire and water


    Data: 03/06/2022, Categorie: Lesbo Autore: Adelina69, Fonte: EroticiRacconti

    ... loro disco più famoso, Fire and Water.
    
    Finisco la birra,stanno per iniziare i complicati giri di basso di Mr. Big, quando sento una voce dietro di me che mi saluta, e una mano che mi sfiora la schiena,
    
    “Buonasera, non mi aspettavo di trovarla qui!”
    
    Mi giro e mi trovo di fronte la signora del vivaio, quella delle piante officinali, dove con Mia ci riforniamo anche di piantine per l’orto da trapiantare.
    
    Quella su cui ho fatto più di un insano sogno erotico.
    
    Mi sorride, con gli occhi azzurri che brillano, il caschetto biondo, i soliti jeans elasticizzati che le fasciano il culo strepitoso, un maglioncino colorato, dalla scollatura poco casta, da cui fanno capolino le generose mammelle che madre natura le ha donato.
    
    Cerco il fiato per rispondere,
    
    “Ah si, anche per me è una sorpresa, ma è la mia amica che è fissata con questa musica, l’ho dovuta per forza accompagnare”.
    
    “Lei che ci fa qui?”
    
    “Vede quel tipo laggiù con il cappello da cow boy e la giacca con le frange? Quello è mio marito, anche lui è fissato…….”
    
    In effetti al vivaio l’avevo intravisto ma conciato in quel modo, di certo non l’avrei mai riconosciuto.
    
    “Ha finito la birra…. Se vuole gliene offro una, anche io avrei voglia di bere qualcosa”
    
    “Certo volentieri”
    
    “Io la prendo bionda, lei?”
    
    “rossa grazie”
    
    Guarda un attimo verso Mia, la sua chioma riccia rosso castana risalta in mezzo ai pochi astanti,
    
    mi ammicca maliziosa
    
    “non avevo dubbi in proposito.”
    
    Iniziamo a ...
    ... sorseggiare le bevande schiumose e fresche, hanno birra davvero buona in questo posto.
    
    “A proposito io mi chiamo Alberta, lei lo so già il suo nome è Adele, l’ho visto sulla carta di credito”.
    
    “le amiche mi chiamano Adelina”
    
    “bene Adelina, possiamo darci del tu allora”
    
    “ok Alberta diamoci del tu”.
    
    La osservo, ha assunto quell’aspetto, e quella postura che riconosco ormai con quasi matematica certezza, nelle donne che hanno voglia di essere scopate.
    
    Quella vaga sensazione che ho sempre avvertito durante i nostri brevi incontri al vivaio, quel suo soffermarsi troppo sulle mie parti intime con lo sguardo, soprattutto in estate, quando probabilmente per provocarla, sapendo che da lei mi sarei recata, sceglievo vestiti da porcella, tette mezze di fuori, leggins ultra stretti, con lo stampo della patata in primo piano.
    
    Ora in territorio sconosciuto e neutrale, i sui freni inibitori sono saltati, e la sua voglia delle mie mani su di lei, della mia lingua che la esplora, traspare quasi senza pudori, aspetta solo che faccia un cenno anche velato, ha scordato il marito, Mia e tutto il resto, chissà da quanto tempo ha questo pensiero, celato represso e trattenuto.
    
    “Però sono bravi questi ragazzotti” le dico facendo finta di non vedere.
    
    “Insomma non saprei, di musica di capisco poco, sono venuta per accontentare mio marito, che invece è davvero fissato”
    
    “ a te piacciono? “
    
    “anche a me la musica non piace molto, pure io sono qui solo per Mia”
    
    Mento ...