1. Esperienze (gay) – 7 – Farsi inculare.


    Data: 27/05/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: ruben, Fonte: RaccontiMilu

    ... dentro tutte le emozioni ed i piaceri che mi aveva dato. Alfredo dovette andare in paese e rimasi da solo per una settimana. Incontrai Giuseppe. – Mi hai già dimenticato? – mi disse sorridendo. – Non posso. – Sei solo in casa? Stasera vieni da me. In pomeriggio ricordai che Giuseppe non aveva peli sul pube: forse gli piaceva così e decisi di radermi anch’io. Ero impaziente di andare da lui. Lo vidi rientrare, aspettai mezz’ora e poi scesi da lui. Appena chiuse la porta lo baciai in bocca. Lui mi sussurrò: – Oggi devi essere tutto mio, completamente.- mentre lo diceva mi stringeva le natiche. – Che vuoi dire? – chiesi – Voglio possederti, voglio venire nel tuo corpo. Voglio il tuo culetto. – Giuseppe io non l’ho mai fatto, mi faresti male. – Devi essere mio, più di una donna. Sono io il tuo uomo: avanti, dimmelo. – Io non riesco a dirti di no, ti faccio fare quello che vuoi. – Si, amore; diventerai la mia donna.
    
    Mi fece inginocchiare sul letto. – Tieniti largo – mi disse – voglio prima farti provare un grande piacere. Mi tenevo le natiche allargate e sentii la sua lingua che leccava l’ano; mi faceva venire i brividi, mi stordiva di libidine, sentivo l’umido della sua saliva tra le natiche ed il suo dito che penetrava un poco. Stavo venendo per quel piacere e lui e ne accorse, spinse a fondo il suo grosso dito, lo rigirava, lo muoveva con forza ed io ne desideravo di più. – Giuseppe, mi sento pronto. Sarai tu il mio uomo se mi svergini il culo. Fammelo. Aveva un cazzo un ...
    ... po’grosso, il diametro era forse tre volte e mezza il suo dito, sapevo che avrei sofferto ma volevo che me lo facesse. Sentii la pressione del glande sull’ano. Non aveva usato lubrificanti, solo la sua saliva. Premeva lentamente ma con forza. Poi sentii le sue mani afferrarmi per i fianchi e la spinta dilatare con forza lo sfintere e lacerarlo. – Ahaaaaaaaa…Giuseppe…..fa male… ahaaaa -Fermo , piccolo, adesso te lo spingo tutto nel corpo…. Lo sfintere si lacerò ancora; bruciava faceva male, ma io resistevo perché lo facesse entrare di più. Cominciò a muoversi avanti ed indietro e quando il cazzo passava sulla ferita sentivo bruciore ed il dolore di un taglio. – Hai dolore? – mi chiese – Si, Giuseppe, ma tu non fermarti. Rompimi o non avrò più il coraggio di rifarlo. – Dimmi che vuoi essere mia, lamia femmina – Voglio fare la femmina con te. Cominciò a chiavarmi di forza ,scaricando sul cazzo tutto il suo peso e tutta la forza delle sue reni. CI vlle un po’ ma lo sentii venire dai colpi brutali e dal suo mugolare. -Si – disse – Eccolo, nel tuo corpo. Provai piacere a sentirlo venire; lo avevo fatto venire io, io gli avevo dato quel piacere. Rimasi in quella posizione e sentivo il suo sperma colare dall’ano tra le mie cosce. Lui mi alzò il mento e mi baciò in bocca. A casa rimasi fino alle dieci di sera a passarmi ghiaccio sull’ano che era gonfio e dolorante. Non potevo contrarre l’ano senza sentire il dolore di un taglio. Eppure ero contento di averlo fatto, il cazzo di Giuseppe ...
«1...3456»