1. Esperienze (gay) – 7 – Farsi inculare.


    Data: 27/05/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: ruben, Fonte: RaccontiMilu

    Fui ospitato dal mio amico Alfredo. Lui aveva una casetta in un palazzetto a due piani da dove si vedeva il panorama ed il mare. Eravamo amici da sempre, avevamo fatto insieme gli studi dalle elementari fino al liceo. Era un tipo taciturno, introverso e per me aveva un affetto fraterno. Adesso frequentavamo l’università e dovemmo trasferirci in città e lui mi offrì di abitare in questa casa che era stata di sua zia. Di solito passava la notte tra il sabato e la domenica fuori casa: io non seppi mai che fosse omosessuale, verso di me aveva un atteggiamento composto e riservato e mai che avesse tentato un approccio. Quando cominciai ad abitare lì, un ambiente abbastanza su, una volta scendendo di casa incontrai un signore che abitava al piano rialzato, un bell’uomo, alto, un po’robusto, dal viso simpatico. La prima volta lo salutai e lui mi fermò: – Abiti al secondo piano? – mi chiese – Si – dissi – abito con un amico. Siamo in città per ragioni di studio. – Non mi sono accorto che eravate venuti ad abitare qui, siete molto discreti. – Beh, studiamo molto. – Bravi ragazzi. Come ti chiami? – Luigi. – Dato che siamo vicini dobbiamo conoscerci. Magari una di queste sera andiamo a bere qualcosa insieme. – Ah, si. Mi farà piacere. Lei mi sembra una persona così cordiale. – Giuseppe mi chiamo così. Se avete bisogno di qualcosa, venite pure da me. A me piace aiutare i bravi ragazzi. Non so perché, ma non dissi nulla ad Alfredo di quell’incontro. Capitò il sabato pomeriggio; lo ...
    ... incontrai al cancello del palazzo. _ Buonasera , signor Giuseppe. – Ah, si. Luigi. Ciao. Dove vai di bello? – Devo procurarmi vettovaglie. E’ sabato e la mensa universitaria è chiusa, devo arrangiarmi la cena. – Arrangiarti? Ma no. Ascolta; devo andare a fare un commissione a Pos…. Vieni con me, mi fai compagnia ed appena ho finito ti porto a magiare in un posticino davvero bello, cucina di mare. – Non vorrei…. – Aspetta qui. Prendo la macchina dal garage. Doveva essere abbastanza facoltoso, aveva un’auto inglese di lusso. Andammo e potetti godermi il panorama della strada costiera. – E’ bello, vero? E poi si respira un’aria profumata di mare e dei giardini che costeggiano la strada. – Si , Giuseppe, è bello davvero. Dà piacere a vedere questi panorami. – Non hai ancora una ragazza con la quale uscire? – Le uniche che ho conosciute sono colleghe di corso. Non le sento molto simpatiche. Poi mi mettono in imbarazzo…e mi indispongono: pensano che tutto sia loro dovuto per il fatto di essere femmine. E mi ha detto un altro collega che non dànno niente, non so se mi ha capito… – Hai ragione. Vedi la loro presunzione dipende dal fatto che pensano che i maschi, comunque, hanno bisogno e desiderio di loro e fanno le preziose. Non mi sono mai piaciute ragazze così. – Lei è sposato, Giuseppe? – Lo sono stato. Poi è finita quando ho scoperto che non era il rapporto uomo-donna ciò che desideravo. Dai, dammi del tu, siamo amici, no? – E cosa desideravi? – Ti scandalizzi se te lo dico? -No, dillo ...
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