1. Mare d'inverno.


    Data: 25/05/2022, Categorie: Lesbo Autore: Adelina69, Fonte: EroticiRacconti

    ... le foto degli stand, parlano di piante e fiori, quando tornerà a casa saprà cosa raccontare.
    
    Finisco a pomeriggio inoltrato, rispondo a un paio di messaggi di Mia, ripongo il portatile, chiamo Alberta, la sento che ancora conversa nella camera da letto.
    
    “vieni ho staccato proprio ora”.
    
    “Senti mettiamoci comode, apri quello sportello dell’armadio, ci sono delle tute invernali, prendiamo due cerate e andiamo a fare una passeggiata, ho voglia di respirare un po’ l’odore del mare”.
    
    Camminiamo lungo alle stradine che costeggiano giardini e case basse, tutte molto simili a quella di Alberta.
    
    Poi attraversiamo una larga strada che costeggia il mare, e oltrepassiamo alcuni stabilimenti balneari, per ritrovarci in uno slargo con in mezzo una fontana, da cui parte un lungo pontile, che finisce in mezzo al mare.
    
    Ormai è quasi buio, si sono accese le luci dei lampioni, una fila di negozi e case basse si protrae dall’altra parte dello spiazzo, verso le montagne che proiettano un ombra scura.
    
    La strada è lucida, riflette le luci al neon, Alberta mi prende per mano e ci incamminiamo sul pontile.
    
    Il mare è piatto, l’aria ferma, un gabbiano svolazza e si ferma sulla balaustra, ci osserva mentre passiamo oltre, indifferente alla nostra presenza.
    
    Alla fine del pontile un semicerchio chiude la strada verso il mare, un paio di panchine, un pescatore ripone l’attrezzatura, e si incammina verso casa.
    
    Siamo sole, respiro profondamente l’aria salmastra, nessuna delle due ...
    ... ha voglia di parlare, ci godiamo per qualche momento la situazione, ascoltiamo le piccolissime onde che sciabordano sui pilastri di cemento.
    
    Poi Alberta mi stringe a sé, ha aperto la grande cerata, e me la richiude dietro alla schiena, sono intrappolata dentro alla sua presa.
    
    Ha sfilato le braccia dalle maniche, sento che mi apre la cerniera, le sue mani che si infilano sotto alla felpa, mi accorgo che ha solo una maglietta di cotone, sento le sue grosse poppe, le prendo nel palmo della mano, sono morbide, i capezzoli duri, incollo la bocca alla sua, iniziamo a frugarci nelle profondità del palato.
    
    Le ho appena messo una mano in mezzo alle cosce, non ha le mutande, la sua fica carnosa e umida è nel mio palmo, la sento ansimare per un momento, quando qualcosa mi sfrega le gambe, abbasso lo sguardo e vedo un cagnolino bianco, che saltella e vorrebbe diventare il centro delle nostre attenzioni.
    
    Una vecchietta tutta intabarrata arranca lungo il pontile, lo chiama con voce afona, il birbantello si è divertito a sfuggire al controllo della sua padrona, sente l’odore dei nostri cani sulle scarpe, non sa che ha interrotto, un orgasmo da troppe ore trattenuto.
    
    “ Salciccio lascia stare le signore”!
    
    “non si preoccupi non ci ha disturbate siamo abituate ai cani”.
    
    La vecchietta si è avvicinata e rimette la sua belva al guinzaglio, ora ci scruta incuriosita, due donne troppo strette e avvinghiate per i suoi parametri normali.
    
    Poi inaspettatamente, sorride,
    
    “fate ...