1. Da amica a schiava - Un sabato sera da urlo


    Data: 19/05/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: PassionBdsm, Fonte: EroticiRacconti

    ... schiava è tuo dovere sopportare il dolore, non importa quanto grave sia. Perciò, finché non lo decido io, ti becchi queste. Siamo intesi?" - Ed applicai la seconda molletta sull'altro capezzolo. Valeria gridò di dolore e gli occhi le divennero lucide per le lacrime. Ma dopo il dolore iniziale si fece coraggio ed assunse un'espressione rassegnata, con nient'altra scelta che sopportare. - "Ahi! I-io... Va bene, padrone! Farò del mio meglio. Ahia!"
    
    - " Benissimo! Adesso ti slego! Puoi camminare in piedi, ma non fare scherzi con il dildo o le mollette, altrimenti è peggio per te. E adesso muoviti! Naturalmente, anche per cena io starò seduto e tu starai a quattro zampe."
    
    Le tolsi le manette e le slegai le gambe. Lei si rimise subito in piedi e, timorosa di far uscire il dildo, strinse le gambe intorno a sé. Dopodiché, mi diresse in cucina. Fu una scena divertente: camminava a piccoli passi e con le gambe chiuse e si massaggiava i seni introno ai capezzoli per far andare via il dolore delle mollette. Ero davvero spietato nei suoi confronti, ma non avevo alcun rimorso. Aveva deciso di fare la schiava? Che si beccasse tutte le conseguenze!
    
    Per cena ci arrangiamo con una frittata alle cipolle, toast e prosciutto. Io mi sedetti a tavola e mangiai comodamente seduto, lei in ginocchio e con la bocca dalle ciottole del cane, solo dopo che avevo finito. Questa volta non si lamentò e in meno di mezz'ora avevamo già finito di mangiare e pulito la cucina.
    
    Dopo cena mi misi ...
    ... comodamente seduto a guardare la TV, mentre Valeria, ancora una volta, si rimise a fare da poggiapiedi umano. Finsi di disinteressarmi di lei, mentre guardavo distrattamente un vecchio film erotico anni '70. In realtà, aspettavo che la situazione della schiava diventasse insostenibile. A lungo andare il dolore delle mollette cominciò a farsi sempre più insostenibile, mentre doveva sostenermi con tutto il mio peso. D'altro canto, doveva tenersi dentro il dildo, alla cui presenza si era ormai adattata, mentre le immagini che trasmettevano alla televisione suscitavano pensieri impuri. Ma fedele ai miei ordini non poteva toccarsi, mentre io mi facevo le seghe a vedere il film porno armato di fazzolettini trovati in cucina. Venni tre o quattro volte, mentre a malincuore la cagna doveva trattenersi. Tutto ciò doveva portare a quello che speravo che succedesse.
    
    Infatti, finito il film, spensi il televisore e andai in cucina a bere una birra. Al mio ritorno, trovai la cagna seduta sul pavimento, con una mano sul dildo e rossa in viso. Imbarazzata, chinò la testa e mi fece la domanda che aspettavo.
    
    - "Mi scusi padrone, ma se mi permetto, vorrei farle una richiesta. Anzi, due. Potrebbe, per favore, togliermi le mollette dai miei capezzoli? Inoltre,.. Bè, ecco... Mi chiedevo se non fosse possibile toccarmi e godere." - A giudicare dal rossore, era davvero umiliata.
    
    Inizialmente finsi di non avere sentito, ma il mio cazzo parlava chiaramente, duro e dritto come era. Poi, assunta una ...
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