1. Da amica a schiava - Un sabato sera da urlo


    Data: 19/05/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: PassionBdsm, Fonte: EroticiRacconti

    ... aveva dato completa carta bianca, quindi doveva aspettarselo. Poi capì: quello del sesso anale era un argomento sennò tabù almeno complicato per Valeria: voleva provare, ma le poche esperienze passate, evidentemente, l'avevano lasciata insoddisfatta e non le erano piaciute, perciò non era andata oltre. Ma la curiosità le era rimasta e si chiedeva come potesse essere. Organizzando quel weekend così particolare aveva preso, forse inconsciamente,una decisione. Voleva essere sverginata da dietro e, fidandosi di me, voleva che fossi io a farle provare quell'esperienza. Ed io non l'avrei delusa.
    
    Portandomi le dita alla bocca, le leccai dai suoi umori, il cui sapore un pò amarognolo mi riempì i sensi. Poi, in previsione di quello che le avrei fatto di lì a breve, le insalivai per renderle più scorrevoli. Allontanai la mano dalla bocca e, puntando sull'ano, missi giù l'indice, fermandolo proprio sull'ingresso. Al tocco la schiava emisse un respiro più profondo degli altri, mentre il buchino si strinse. Era una reazione istintiva, di timore verso quello che stava per succedere.
    
    - "Su, adesso non ti agitare. Se opponi resistenza, sarà ancora più doloroso. Se ti abbandoni, invece, potrai anche godere. Ti assicuro che sarà ben poca cosa rispetto a quello che ti infilerò più tardi! Ah, ah!". - Finito di parlare spinsi dentro e lo infilai fino in fondo. Valeria gridò per la sorpresa, ma la pallina soffocò l'espressione di dolore.
    
    Aspettai che il buco si adattasse, che ...
    ... prendesse confidenza con quel corpo estraneo. Poi, mantenendolo in posizione, lo girai dentro di lei, esplorando le sue viscere e sollecitando le sue pareti interne. Al contatto il dito era avvolto da una sensazione piacevole, calda, e potevo sentire il corpo della ragazza sotto di me che fremeva. Presa confidenza, tirai lentamente via il dito, facendolo uscire, ma giunto alla punta mi fermai, e invece lo lasciai dentro. Poi, con un gesto deciso, lo infilai di nuovo tutto dentro. Inutile dire che Valeria fu colta di sorpresa dalla mia mossa. Senza dire niente, ricominciai a tirarlo fuori.
    
    Andai così per cinque minuti, muovendo il dito avanti e indietro, dentro e fuori. Per Valeria non fu doloroso, anzi. Dopo l'iniziale fastidio si abituò a quella presenza e dalla pallina uscirono gemiti di piacere. Per un attimo mi stupi di quanto fosse porca la mia amica, che stava cominciando a conoscere il sesso anale legata e imbavagliata, mentre il dildo dentro di lei continuava a darle piacere. A un certo punto poggiai sul buco anche il dito medio e lo spinsi dentro. La sensazione di fastidio fu maggiore, ma io non ci feci caso e continuai a stantuffarla, in preparazione del momento in cui avrebbe accolto il mio cazzo. - "Sei davvero stretta, cagna! Ma non ti preoccupare, tutto questo sta per cambiare. Dopo che ti avrò trapanato con il mio gingillo, dubito che nei prossimi giorni potrai sederti!" - Con la mano libero raggiunsi la testa della schiava e sganciandolo da dietro la liberai del ...
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