1. L’Abisso_01x01


    Data: 18/05/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Donovak Villa, Fonte: EroticiRacconti

    ... ma dovevo aiutarlo, non sopportavo di vederlo così, la sua già scarsa autostima rischiava di distruggerlo definitivamente, quindi dovevo aiutarlo.
    
    Quei 4 giorni trascorsero per lo più in silenzio, ma entrambi avevamo la consapevolezza pressoché certa di quello che sarebbe successo la mattina del quarto giorno. La sera prima trovai il coraggio di chiedergli
    
    R: ”DOMANI MATTINA STESSA ORA?”
    
    A: “VIENI ALLE 7 QUESTA VOLTA”
    
    La risposta dapprima mi lascio un po’ spiazzata, ma poi pensai che magari volesse prendersi un po’ più di tempo questa volta, chissà.
    
    Sono le 7, oramai le inquietudini della prima volta hanno lasciato spazio alla voglia di aiutare mio figlio. Entro nella sua stanza e sembra tutto identico all’ultima volta eccezion fatta per il barattolo che stavolta è sì sul comodino, ma chiuso. Mi reco nella stessa posizione, alla sua destra, lo scopro, ma stavolta con sorpresa e devo ammettere con un po’ di delusione lo trovo “non pronto”. Lo guardai in cerca di una giustificazione, ma trovai solo uno sguardo di sfida. Cominciai ad occuparmi del membro allora, iniziai con due dite, ma ci volle poco perché tornò ad occuparmi l’intero palmo della mano destra. L’odore era decisamente più forte dell’ultima volta, sembrava quasi che negli ultimi 4 giorni quel cazzo non abbia toccato un goccio d’acqua e ora che ci penso, non ricordo di averlo sentito farsi la doccia. Motivo in più per finire in fretta, mi dissi. Continuai e continuai ma stavolta non lo sentivo ...
    ... ansimare, ogni tanto alzavo lo sguardo e lui era sempre lì a fissarmi senza dire una parola e senza emettere il minimo sospiro che potesse farmi intendere anche un minimo cenno di goduria. Oramai ero un automa, volevo solo concludere quanto prima. Il silenzio fu rotto dalle sue parole
    
    A: “HA BISOGNO DI ESSERE INUMIDITO”
    
    R: “E COME? INTENDI CON DEL GEL LUBRIFICANTE?
    
    A: “NO, INTENDO CON LA SALIVA!”
    
    R: “ALE, MA CHE DICI?”
    
    A: “SPUTACI SOPRA”
    
    RIMASI INTONTITA PER UN ATTIMO.
    
    R: ”MA CHE SCHIFO, MA COSA DICI!”
    
    A: ”NON VEDI QUANTO È SECCO? COSÌ NON VERRÒ MAI! O VUOI FARMI FARE LA STESSA FIGURA DI MERDA DELL’ULTIMA VOLTA? LECCATI LA MANO E POI SPUTACI SOPRA, COSÌ SARÀ TUTTO PIÙ FACILE PER ENTRAMBI”
    
    Ciò che disse, in quel momento, ebbe un senso, lo metabolizzai come un qualcosa di logico e dopo un istante di tentennamento portai la mia mano destra, col fetore raccolto dal suo cazzo, alla bocca e le diedi un’ampia leccata, poi la riportai sul suo cazzo, tenendolo fermo alla base con la mano sinistra. Adesso scivolava molto meglio, ma ben presto stava tornando secco, quindi rompei ogni indugio, portai la bocca poco sopra la sua cappella trattenendo il respiro e cercai di centrarla con un abbondante sputo che colò tutto lungo la sua verga fino a lambire le palle. Ripresi con veemenza la masturbazione, il suono dello scorrere della mano sulla sua asta, adesso ben lubrificata, era interrotto spesso dai suoi mugugni di piacere, eppure sentivo che era ancora lontano dal ...
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