1. L’Abisso_01x01


    Data: 18/05/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Donovak Villa, Fonte: EroticiRacconti

    Mi chiamo Rosalba, ho 52 anni e sono sola.
    
    Sola con mio figlio Alessandro, da quando mio marito ci ha abbandonati per andare a vivere chissà dove con la sua ormai storica amante.
    
    Io ho sempre fatto la casalinga, mio marito non mi ha mai permesso neanche di pensare ad un lavoro e a me stava bene così. Che errore, a guardarmi adesso a vivere completamente abbandonata da tutti con un figlio trentenne che dopo deludenti risultati all’università è tornato a vivere in casa mia, a mio carico e che a stento riesco a mantenere visto che lui un lavoro non lo cerca neanche e io mi arrangio con l’elemosina che mi tocca implorare ogni mese al mio ex e con umili lavoretti da serva in casa altrui.
    
    A tratti mi vien voglia di farla finita fantasticando sul come lo farei ma so di non averne il coraggio, quindi mi aggrappo alla speranza che magari lui, Alessandro, un giorno mi darà qualche soddisfazione, facendomi sperare che nel mio futuro ci sia qualche barlume di felicità che mi attende da qualche parte.
    
    Alessandro è sempre stato timido e taciturno, a dirla tutta è sempre stato strano, alterna scatti d’ira a momenti di infinita dolcezza, è il clone di suo padre, riuscito a tenermi legata a lui nonostante tutta la sofferenza e le umiliazioni che mi ha inflitto in 30 lunghissimi anni di matrimonio, ma tant’è che nella mia vita ho avuto solo lui, non ho mai avuto il coraggio di tradirlo e dico, fieramente, che l’unico cazzo che ho preso nella mia vita è quello di mio marito.
    
    In ...
    ... una giornata come tante, a fine pranzo, Alessandro mi chiese il numero del nostro medico di famiglia, un po’ allarmata gli chiedo se ci fosse qualcosa che non andasse ma lui mi tranquillizza dicendomi che voleva solo farsi fare delle prescrizioni per degli esami. Al mio
    
    R: “CHE TIPO DI ESAMI?”
    
    mi risponde con un perentorio
    
    A: “SPERMA MAMMA! – VOGLIO CONTROLLARE IL MIO SPERMA PER ESSERE SICURO CHE SIA IN GRADO DI FARE FIGLI!”
    
    Mi zittisco, limitandomi ad annuire pensando di essere entrata in un argomento troppo intimo per lui, quindi abbasso gli occhi e comincio a sparecchiare.
    
    Il giorno dopo, sempre a fine pranzo, alzandosi dalla sedia prima di uscire dalla cucina, mi chiede di comprargli un contenitore sterile per la raccolta di materiale organico, non aggiunge altro e va via, ma a me basta così per comprendere la correlazione col discorso fatto il giorno prima. Obbedisco e la sera, a tavola, gli consegno quanto mi aveva ordinato chiedendogli se gli andava di parlarne.
    
    A: “COSA VUOI CHE TI DICA, DEVO SOLO CONTROLLARMI E QUINDI DEVO FARE CIÒ CHE SI DEVE”
    
    R: “A CHE ORA DEVI ESSERE IN OSPEDALE PER LA RACCOLTA?”
    
    A: “con sto covid è un cazzo di casino, devo farlo a casa, alle 8 devo essere in ospedale a consegnare il barattolino e ho solo venti minuti di tempo. Se esco da casa e corro un po’ ce la faccio, il problema è che devo fare tutto qui, in casa, nella mia stanza ed io non sono abituato, odio la fretta, ma mi tocca così”
    
    R: “E CE LA FAI DA SOLO? ...
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