1. Sex 5 Domino


    Data: 16/05/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Miss, Fonte: EroticiRacconti

    ... violenti. Un modo di essere scopata che l’aveva fatta sempre sentire sottomessa. E non è che non le piacesse. Ma così sottomessa come con Riccardo non si era sentita mai. Il suo piacere era alle stelle anche per questo.
    
    Iolanda ascoltatrice involontaria del piacere di Bea (per la seconda volta) non poté fare altro che rimanere sdraiata contenendo la sua voglia di toccarsi.
    
    Improvvisamente scese il silenzio.
    
    “Devo assolutamente scopare…”, pensò Iolanda e chiara e nitida nella sua mente le venne l’immagine di Stefano che la chiavava a pecorina nel suo ufficio.
    
    “Devo assolutamente scoparmi Stefano..”, pensò un attimo prima di riaddormentarsi .
    
    La mattina seguente, ossia nemmeno un paio di ore dopo, stava inzuppando i suoi soliti flauti nel caffellatte pensando a come avrebbe potuto svoltare la domenica. Era ancora molto insonnolita e non sapeva dove andare. L’unica cosa che voleva era lasciare la casa a quei due. Scopassero quanto gli pareva. “Forse posso rimediare le chiavi del lavoro e farmi la doccia lì... posso sempre dire che mi si è rotto lo scaldabagno”. I suoi pensieri erano questi, e né sentì la porta di Bea aprirsi né lo sentì arrivare.
    
    “Ciao Dada, buongiorno!”, la salutò Riccardo.
    
    “Oh Ric, buongiorno, già in piedi?”.
    
    “Non dormo mai tantissimo... soprattutto in due in un letto singolo”, rispose lui.
    
    Una risposta normalissima ma, così almeno parve a Iolanda, detta con un sorriso da gaglioffo che avrebbe fatto cadere ai suoi piedi eserciti di ...
    ... ragazze. Ora che lo poteva vedere bene, vestito solo di una maglietta e di un paio di mutande a calzoncino elasticizzate, poteva apprezzarne le braccia e le gambe muscolose. Per non parlare del bozzo che si intravedeva tra le gambe, sia pure un po’ nascosto dalla maglietta. Ma ciò che la colpì più di tutto, appena lui si avvicinò un po’, fu l’odore di sesso e di maschio che emanava, come se traspirasse testosterone.
    
    Immediatamente dopo, a colpirla fu invece lo sguardo di Riccardo dentro la sua scollatura. Iolanda era appoggiata con i gomiti sul tavolo, il busto un po’ in avanti. La canottiera che usava per dormire di sicuro non copriva quasi nulla. Si rialzò lentamente, cercando di dare ad intendere di non essersi accorta dello sguardo di Riccardo. Era orgogliosa delle sue tette ma quello non era né il momento né il ragazzo giusto.
    
    Lui la oltrepassò chiedendo “è per caso rimasto un po’ di caffè?”. Iolanda rispose “prendi pure” guardando la sua schiena e i suoi glutei. Cavolo, doveva proprio essere un piacere stringerli stando a gambe aperte sotto di lui, Bea doveva essersi divertita parecchio, stanotte. Riccardo le chiese lo zucchero e quando lei si girò per porgerglielo si accorse della sua occhiata ancora fissa sulle sue tette. E anche i pantaloncini che indossava, pensò Iolanda, erano risaliti troppo, lasciavano scoperta troppa coscia. Si sentiva passata al microscopio. Magari sarà un bravissimo ragazzo, pensò, ma è uno di quei tipi che considerano loro di diritto ...
«12...456...10»