1. Sex 5 Domino


    Data: 16/05/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Miss, Fonte: EroticiRacconti

    ... letto (ma avrebbe dovuto passare davanti al salone dove erano i due fornicatori) la poggiò sul mobiletto all’ingresso fingendo di metterci dentro le chiavi e cercare qualcosa.
    
    Bea uscì per prima dal salone, seguita dal ragazzo. “Ciao Dada, lui è Riccardo, è arrivato proprio ora!”. Avevano fatto in tempo a rimettersi a posto, ma le guance rosse di Bea erano eloquenti. Ora che poteva concentrarsi meglio sull’aspetto complessivo dell’ospite, Iolanda si complimentò idealmente con Beatrice, proprio un bell’acchiappo! Alto, moro, con un accenno di barbetta che faceva molto rubacuori impunito. Bel viso e belle spalle, uno sguardo allo stesso tempo penetrante e curioso. E un sorriso davvero simpatico. Il fatto che avesse anche un cazzo notevole non guastava, naturalmente, ma tutto sommato non era così fondamentale. Le strinse la mano e quasi gliela stritolò, ma Iolanda si sentì lo stesso molto felice per Bea in quel momento. “Gli prendo la borsa e gli faccio vedere la mia camera... poi volevamo uscire, ti va di venire a prendere una pizza con noi?”, disse Bea. Iolanda sorrise pensando “nemmeno il tempo di portare la borsa in camera?” e poi disse “ma no, dai...”. “Ma sì Iolanda, ci fa piacere...”, insistette Riccardo. “Ma no, sono di troppo! Ahahahah”. “Se pensi di essere di troppo sbagli”, disse ancora una volta Riccardo. Fu in fondo lui a convincerla. Iolanda accettò, premettendo però “il tempo di una pizza e vi lascio, ho un appuntamento con delle amiche per il dopo cena”. ...
    ... Poi si mise a pensare quale dei due inviti che aveva rifiutato per quel sabato sera potesse essere alla fine il meno noioso.
    
    Tornò tardi, sicuramente più tardi di loro due. Lo capì subito dalle mandate della porta. Poi, entrando in casa, lo capì meglio dai lamenti che provenivano dalla camera di Bea. Lamenti di ragazza e completamente di piacere. Non poté fare a meno di ascoltarli: si propagavano ovunque e poi il bagno era proprio tra la sua stanza e quella di Bea. E lei, almeno a lavarsi i denti, doveva proprio andare. Cercò di fare meno rumore possibile, anche se non ce ne sarebbe stato bisogno in mezzo a tutti quei gridolini. “Riccardo ci sta proprio dando dentro...”, pensò. E nel minuto successivo pensò altre due cose. La prima: “capperi!”, quando senti Bea supplicare “Ric, ti prego, vieni su... scopami!”. La seconda: “accontentata!”, quando sentì una specie di “oouuaaaaah!” da parte della sua amica. Entrò in camera e si mise a letto, per la prima volta eccitata da quei due e faticò parecchio a prendere sonno.
    
    Si svegliò quasi di soprassalto, invece, quando l’appartamento fu invaso dagli strilli di Bea che urlava “siiiì, cosiiiì... Così, così, così!”. Iolanda guardo la sveglietta sul comodino, erano le sei e un quarto. “Qui ci cacciano dal palazzo”, pensò, in parte invidiandola parecchio
    
    Bea quel momento lo aveva pensato e desiderato per giorni, ci si era masturbata prefigurandosi Riccardo che la prendeva e la rovesciava a pecorina e poi la sbatteva con colpi ...
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