1. Sex 5 Domino


    Data: 16/05/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Miss, Fonte: EroticiRacconti

    ... "Vabè, fa la stronza, poi ti mando la foto che mi ha inviato quando si è depilata la figa... l’ha fatto per me, eh! prima aveva una giungla ahahahah".
    
    Solo allora Beatrice scoppiò davvero a piangere. Quando Riccardo si stese accanto a lei provando a consolarla si girò di scatto, con tutto che aveva le mani legate dietro la schiena. Per non parlare della zucchina ancora infilata nel sedere. Lo guardò con rabbia, con odio.
    
    "Sei un pezzo di merda, non ti voglio più vedere!".
    
    "Sceeemaaaa...", la prese in giro Riccardo. Facendola incazzare come una bestia. Bea cominciò ad urlare e lui dovette metterle una mano sulla bocca e bloccarla mentre cercava di divincolarsi.
    
    "Non c'è nessuna foto, nessun video, nessun amico... e nemmeno nessuna telefonata. Ci siamo solo io e una figa pazzesca", le sorrise Riccardo.
    
    Bea lo guardò sperduta per qualche secondo. Poi, nonostante dentro di lei ritornasse la vita, cercò di dargli una ginocchiata sui coglioni: "Ma allora sei stronzo!". Mossa inutile e anche controproducente, perché lui si riparò con una gamba e la zucchina le ricordò la sua presenza nel retto. Beatrice mugolò di dolore.
    
    Riccardo rise e poi cercò di baciarla. Lei dapprima si negò, ancora molto arrabbiata, poi l'insistenza del ragazzo, la sua lingua sulle labbra e una mano su ...
    ... una tetta la calmarono molto. Ma ci vollero diversi minuti. Per altrettanti minuti però si baciarono, con la mano di Riccardo che piano piano era scesa tra le gambe di lei.
    
    "Pensi davvero quelle cose di me?", chiese Bea.
    
    "Ossia?"
    
    "Che sono una troia, che ho fame di cazzo, che faccio pompini come una puttana...".
    
    “Tu sei la mia troia affamata di cazzo che fa pompini gloriosi..”, disse lui sorridendole quasi dolcemente.
    
    "Porco...", disse Bea abbozzando un'altra ginocchiata. Poi sorrise.
    
    "Cagna...", le sussurrò Riccardo sfottendola.
    
    Si baciarono ancora e poi Bea abbassò lo sguardo, andò a nascondere la testa sul petto di lui.
    
    "Ric...", sospirò a sua volta.
    
    "Dimmi cucciola".
    
    "Non mi è dispiaciuto per niente essere la tua cagna, lo sai? E anche la telefonata... sì, sei stato proprio stronzo ma... ma un po' mi sono eccitata".
    
    Riccardo la guardò a lungo, abbastanza sorpreso.
    
    "Quindi... quindi cucciola di cagna?".
    
    "Cucciola di cagna mi piace...", sorrise Bea tornando a guardarlo in faccia ma arrossendo.
    
    "Vabè, dormiamo un altro po'? Sembra che stanotte non abbiamo fatto altro che scopare...".
    
    "mmm... a me va benissimo ma... mi sleghi? e questa roba dal culo me la vuoi togliere?".
    
    "Perché? Guarda che fino all'ora di pranzo tu sei ancora una schiavetta". 
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