1. Sex 5 Domino


    Data: 16/05/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Miss, Fonte: EroticiRacconti

    ... avevano cominciato a fare su e giù per l’affanno.
    
    A Bea in quel momento non avrebbe nemmeno dato tanto fastidio sapere che la sua amica era là dietro. Era fatta così. Sempre abbastanza riservata sulle cose di sesso, a meno che non venisse presa con le mani nella marmellata. In quei casi diventava, probabilmente per una reazione di difesa, abbastanza sfacciata. Così come lo era stata con Iolanda quando l’aveva beccata a fare sesso in chat. Se l’avesse vista in quel momento le avrebbe detto “sì, sto facendo un pompino, che c’è di male?”. Nulla di più facile. Poi magari se ne sarebbe vergognata per settimane.
    
    Bea dopo avere lasciato il centro estetico (dove Dada le aveva rimesso a lucido la patata) era tornata a casa ad aspettare Riccardo, con il cuore che le batteva come quello di una ragazzina. Era rimasta tutto il tempo a fare dello zapping inconcludente davanti alla tv, in tensione. Riccardo le aveva detto con un messaggio che il treno era in ritardo e lei, invece, avrebbe tanto voluto restare un po’ da sola con lui prima che Iolanda tornasse a casa. Ripensò alle sue parole e, guardandosi allo specchio, si chiese se non dovesse mettersi addosso qualcosa di più, anzi “qualcosa un po’ più...” come aveva detto Dada. Rinunciò, non sarebbe stata a suo agio. Doveva aspettare a casa un ragazzo, mica andare a una festa! L’unico strappo che fece fu quello di togliersi il reggiseno per offrirgli campo libero sotto il suo top. Le piaceva moltissimo quando qualcuno giocava con le ...
    ... sue tette, le era sempre piaciuto. Quando il citofono suonò, quasi fece un salto. Si precipitò a rispondere e poi giù per le scale, ad accoglierlo. Quasi lo trascinò per mano dentro casa e, una volta chiusa la porta, si baciarono. A lungo. Si sentiva stretta dalla sua forza e dentro di sé non faceva altro che ripetere “finalmente!”.
    
    “Finalmente!”, sospirò quando si sciolsero. Riccardo le sorrise come se volesse dire che gli aveva tolto la parola di bocca. Lo portò nel salone domandandogli se fosse stanco, se volesse farsi una doccia, se volesse mangiare qualcosa. Lui per tutta risposta si accomodò sul divano e la fece sedere sulle sue gambe. Cosa che era esattamente ciò che Beatrice voleva. Gli gettò le braccia al collo e cominciarono a pomiciare così, lungamente, con le mani di Riccardo che ben presto si fecero strada sotto il maglione cominciando ad impastarle le tette. Obiettivo numero due raggiunto: dopo pochi secondi Bea cominciò a mugolargli in bocca il suo piacere.
    
    “Sei davvero sicuro che non vuoi bere nulla?”, gli sussurrò.
    
    “No, davvero”, rispose Riccardo.
    
    “Io invece sì...”, disse lei sorridendogli e lasciandosi scivolare sul pavimento, in mezzo alle sue gambe. Era l’ora di centrare il terzo obiettivo. Gli passò leggermente la mano aperta sul pacco ormai molto evidente, poi prese a sganciargli la cintura in tutta fretta. Lui la agevolò. Bea si ritrovò davanti il cazzo svettante del ragazzo, forse non ancora completamente duro ma già bagnato in punta e con ...
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