1. Borgo Rosso


    Data: 16/05/2022, Categorie: Sentimentali Autore: Vandal, Fonte: EroticiRacconti

    ... fa la linguetta come una bambina capricciosa
    
    “Eri tu, la ragazza dello stagno?”
    
    Sabella rimane in silenzio. Io, voltato di spalle, per un attimo, credo che se ne sia andata. Mi volto ma è ancora lì, con lo sguardo pensieroso “ero io” e non aggiunge altro. Io non insisto. Metto la roba nel frigo poi dico “Mi faccio una passeggiata”
    
    Mi rilasso, non penso a niente. Sabella mi segue saltellando di qua e di là, come un ape di fiore in fiore. Passo vicino al salice. Non posso fare a meno di guardarlo timoroso, storcendo il naso, passando oltre. Mani in tasca, la testa libera da ogni pensiero. “E’ finita” la voce di mia moglie che mi sbatte la porta in faccia. Bella roba. Guido nel traffico, cerco di evadere da quella situazione opprimente. Lascio tutto alle mie spalle, imbocco una strada che sembra portare al nulla. Un daino mi sbuca fuori da una riva e momenti lo investo. Sterzo bruscamente, auto dentro un fosso. “Echecazzo!” esclamo sconsolato. Bambi mi osserva a dieci metri di distanza, muovendo le orecchie e poi, via, come se nulla fosse. “Fanculo Bambi” grido “Ti immagino con la polenta” poi guardo l’auto nel fosso e penso “Cazzo, mi tocca farmela a piedi”
    
    Sono in piedi su un pontile. L’acqua dello stagno dove Sabella si era tuffata per sfuggire all’orco. Una coppia di anatre sta nuotando placidamente prima di spiccare il volo e sparire nel sole “Ti fai un bagno?” Sabella mi passa acanto correndo. Incredibile di quanta energia abbia quella ragazza. Spicca un ...
    ... salto, si tuffa nelle acque dello stagno. E’ nuda. Una piccola sirena che si mette a nuotare, sparire sotto la superficie e riemergere ridendo e spandendo acqua. I suoi seni sono piccoli frutti appena abbozzati, due piccole pesche, con capezzoli grossi come nocciole. Un brivido mi percuote nel basso ventre, un sogno che scivola sulla superficie di quel laghetto. Un formicolio ai miei testicoli, la voglia repressa che ho da.. Boh, da un bel po’. “Perché non vieni anche tu? L’acqua è tiepida”
    
    “Non è una buona idea” potrebbe essere mia figlia
    
    “Ti vergogni?” sorride maliziosa
    
    “Non è una buona cosa” ripeto “Tu sei una ragazzina”
    
    “Maggiorenne”
    
    “Hai 22 anni meno di me”
    
    “Quindi siamo due maggiorenni, soli che..”ondeggia, mostrandomi spudoratamente il suo petto
    
    Resisto “Visto quello che hai vissuto..”
    
    “Oh, ma era un’altra stria” fa lei con aria improvvisamente triste “Lui voleva violentarmi” si lascia andare indietro, galleggiando a pancia all’aria. Ora riesco a vedere anche il taglio tra le sue gambe e il formicolio aumenta a dismisura. Sono combattuto tra l’uomo integerrimo che sono e tra l’astinente al sesso che nascondo. Una ragazzina. Pensieri lascivi. Io e lei uniti in maniera selvaggia. Cosa mi differenzia dall’uomo che le ha dato la caccia fino a questo stagno per poi impiccarsi?
    
    Chiudo gli occhi e lascio che la mente si sgombri. Basta un attimo, il movimento impercettibile dell’aria, la fragranza di grano, fiori e acqua salmastra. Si appoggia a me ...
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