1. Borgo Rosso


    Data: 16/05/2022, Categorie: Sentimentali Autore: Vandal, Fonte: EroticiRacconti

    ... abbracciandomi “Non avere timore”
    
    Non so come, mi ritrovo nudo su di lei, lo sguardo che si perde in quei giovani occhi che sembrano frammenti di un cielo d’Estate. Entro deciso in lei, lascio che lei mi graffi la schiena. Pompo di brutto, lei che mi artiglia la schiena con le gambe. Io che non le do’ tregua e ci fondiamo in un amplesso quasi bestiale. Mi beatifico della sua fragranza, del suo giovane corpo, delle sue labbra che strusciano sul mio sesso. Poi esplodiamo all’unisono e io crollo appagato sulle assi di legno, con il nostro seme sparso sulla nostra pelle, sul pontile e gocciolante nell’acqua “Hai visto? Non era così difficile” ansima lei
    
    “No” stiamo un po’ così, uno accanto all’altra a rimirare il sole. Chiudo gli occhi, scivolo in uno stato di dormiveglia “E’ sveglio?” una voce di donna lontana “Sta morendo?”
    
    Apro gli occhi. Sabella fluttua via, sempre a piedi scalzi “Devo andare” mi saluta con un bacio e poi corre via, piantandomi lì, nudo, con ancora l’odore di lei appiccicato addosso.
    
    IV
    
    Il sole è scivolato dietro l’orizzonte. Il canto dei grilli riempie la notte tranquilla di Borgo Rosso. Ho ancora in mente la passione sfrenata consumata sul pontile. Il suo corpo fresco, la leggerezza, la passione. Pensavo di non farcela, pensavo che il mio sesso non fosse all’altezza di quella giovane ventata di aria fresca che mi era capitata così
    
    Cammino nell’aria notturna e assaporo quello che mi circonda. Arrivo al paese. Tutto tace, tutto è immobile. ...
    ... La vita della giornata sembra congelata. Nessun suono, nessuna voce, nessuna luce. L’osteria ha le imposte chiuse. Una porta non chiusa cigola nel buio. Seguo il rumore di quel cigolio, arrivo fino ad una porta, cento metri più avanti. Non so come mi viene, invece di chiuderla, la apro. Dentro, un ambiente sterile, vuoto, pieno di polvere. Sembra disabitato da molto. Strano ma non inusuale.
    
    Esco, cammino per le strade vuote. Mi fermo. Una figura in nero è seduta su una panchina. E’ avvolta da un lungo mantello nero e ha un cappello con veletta che le copre il velo. Volta la testa verso di me e sorride “Buona sera a te, Andrea”
    
    “Ci conosciamo?” chiedo perplesso
    
    “Sì, anche se tu non mi hai mai incontrato di persona”
    
    “Questo paese è ben diverso di notte. Sembra..”
    
    “Morto?” scoppia a ridere. Una risata cristallina e frizzante “Sì, in effetti è così. Allora, Andrea, come ti trovi qui a Borgo Rosso?”
    
    “Bene. E’ il luogo ideale per me. Tranquillo, lontano da ogni preoccupazione”
    
    “Non dovresti stare qui”
    
    “Perché no?”
    
    “Perché questo luogo non ti appartiene, Andrea”
    
    “Beh, ora sì”
    
    “Come sei arrivato qui, Andrea?”
    
    “In che senso?”
    
    Mi ritrovo in casa mia, nella mia camera da letto. La donna in nero si è tolta le vesti ed è rimasta completamente nuda davanti a me. Bellissima, piena, tutto un’altra cosa alla fresca giovinezza di Sabella ma, ugualmente stimolante “Come abbiamo fatto a..” lei getta le sue braccia attorno al mio collo.
    
    Mi percuote, mi ...
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