1. Una giornata speciale (parte 3): la strana ragazza


    Data: 07/05/2022, Categorie: Lesbo Autore: MoonCat74, Fonte: Annunci69

    ... dalla fonte tutto il nettare rimasto infilando quanto più poteva la lingua nel suo sesso.
    
    Il sapore di Sofia era dolcissimo e Lisa inebriata ne aveva ingoiato avida fino all'ultima goccia. L'ovetto continuava a vibrare potente dentro la passerà di Lisa che era tumescente e grondante, si rialzò in piedi e dopo aver sollevato il vestito si mise a gambe divaricate sopra la faccia della ragazza che invece era rimasta seduta col culo nudo sul freddo marmo del pavimento con le gambe spalancate e la fica ancora dilatata. Sofia afferrò Lisa per le natiche e avvicinò la sua bocca alla passerina da cui faceva capolino il laccetto in gomma dell'ovetto, lo prese tra i denti e tirò facendolo fuoriuscire per poi prenderlo tutto in bocca. Lo succhio per bene, poi con la mano destra lo portò verso la sua fichetta aperta, ma non appena sfiorò la propria clitoride le vibrazioni in un istante le provocarono un secondo imponente orgasmo tanto da farla squirtare. Lisa improvvisamente si sentì al settimo cielo per il piacere, Sofia seduta a terra in mezzo alla pozza di liquido chiaro del suo stesso godimento le aveva riempito la passera con tutta la mano e la stava fottendo con forza, mentre con le labbra era impegnata a succhiarle ingordamente la clitoride. Bastarono pochi istanti e anche Lisa arrivò al culmine del piacere; un copioso spruzzo partì dalla sua passera innaffiando completamente Sofia. Mentre sentiva gli ultimi spasmi della propria fregna contrarsi attorno alla mano ancora ...
    ... affondata nella vagina, Lisa osservava inebetita e frastornata l'impudica scena di quell'ennesimo sconcio amplesso.
    
    La ragazza, ancora ansimante, era bagnata come fosse appena uscita da una doccia; aveva i capelli umidi, il mascara nero che colava dagli occhi lungo le guance, la corta maglietta sollevata completamente fradicia e le gocce di umore le scivolavano sui seni e cadevano poi dalla punta dei capezzoli turgidi come lacrime di gioiosa estasi andando ad ampliare la già vasta pozza sotto le le natiche.
    
    Lisa, sfilata la mano di Sofia dalla propria passera la baciò e ripulì tutta con la lingua, poi con le labbra umide del suo stesso sesso baciò sulla bocca la ragazza.
    
    «E' ora che tu vada, la tua giornata è ancora lunga» le disse sottovoce Sofia sorridendo dolcemente
    
    «E tu ?!?» domandò Lisa vedendola così inerme
    
    «Non ti preoccupare, appena smettono di tremarmi le gambe vado a casa, abito qui vicino...»
    
    «Sei sicura, non vuoi che resti qui con te ?»
    
    «Sicura, vai tranquilla»
    
    Lisa si rialzò in piedi rassettandosi il vestito che fortunatamente non si era sporcato, Sofia invece era in condizioni decisamente indecenti.
    
    «Ok, allora vado, grazie di tutto Sofia» salutò voltandosi per uscire dall'androne.
    
    «Aspetta» la fermò Sofia, «continui a dimenticare una cosa» le disse porgendogli l'ovetto vibrante che nel frattempo aveva spento, «Sara vuole che tu lo abbia sempre oggi» aggiunse. Lisa arrossì, poi prese l'aggeggio infernale dalle mani di Sofia e dopo essersi ...
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