1. Gustarsi ogni attimo


    Data: 05/06/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... senza tentennamenti. Spalancai comodamente l’apertura e lo squadrai. Era adagiato di fianco al tavolo come gli avevo annunciato, il laccio era lì accanto pronto per l’uso. M’addentrai, sprangai l’uscio, lui neppure si voltò, giacché era immobile, mi tolsi infine il cappotto rimanendo discinta e inerme. In quell’occasione captavo spiccatamente il frutto dell’eccitazione bagnarmi, la mia fica era scatenata, pronta a dare battaglia, cosicché mi toccai assaporando per un istante quel piacere primitivo e pungente della mia intima esaltazione, m’avvicinai, lui tentò di voltarsi però io manifestamente gliel’impedii, bloccandogli la testa bonariamente con le mani:
    
    ‘Sei tu, allora sei venuta, non ci speravo’ – disse lui garbatamente, quasi meravigliato, ma infervorato più che mai.
    
    Io gli accarezzai il viso, poi presi la corda di fianco al tavolo e lo legai lentamente facendo passare la corda prima intorno al collo e alle spalle, lentamente feci scivolare le mie mani lungo le sue braccia, infine le portai indietro e gli legai le mani, poi fissai la corda alla sedia:
    
    ‘Che cosa vorresti compiere?’ – lui disse, però io non risposi.
    
    Agguantai la fasciatura dalla tasca interna del cappotto, la posai sui suoi occhi e la strinsi educatamente dietro alla nuca mentre assaporavo l’essenza odorosa della sua epidermide. Adoravo il suo odore, un misto tra l’eccitazione e il puro godimento, perché adesso potevo farne ciò che volevo. Iniziai a baciargli il collo da dietro, mentre le mie ...
    ... mani esploravano con amorevolezza quel corpo, la sua reazione fu immediata, poiché il suo cazzo rispose prontamente mettendosi a disposizione della padrona. Transitai dinnanzi e lo guardai, la mia mano non ebbe dubbi né incertezze, perché iniziai immediatamente a toccarlo saggiandolo in tutta la sua pienezza, impadronendomi totalmente del potere di quell’uomo.
    
    La mia bocca lo assaporò con cupidigia, il suo piacere diventava simultaneamente pure il mio, mi bagnavo, perché fremevo smaniando nell’avere il suo cazzo dentro la mia pelosissima fica, fino a quando decisi che era giunto il momento di possederlo: il suo cazzo così dritto era per me un’attrazione cruciale, decisiva e irresistibile. Io sentivo il mio utero tendersi, anelavo febbrilmente che quel cazzo irruente ormai tutto impregnato dalla mia saliva s’intrufolasse. Lui essendo ancora bendato e con la testa all’indietro per il piacere non vedeva le mia mosse, non parlava, però potevo comprendere le sue espressioni piene di piacere, cosicché mi sollevai, salii cavalcioni su di lui e finalmente infilai il suo cazzo dentro la mia torrida e pelosissima fica e li mi sfogai.
    
    Diedi sennonché tutta me stessa, lo scopai ancora, nuovamente più che potevo, come se quella volta fosse stata l’ultima, lo desideravo tutto, lo volevo globalmente dentro di me fino in fondo, fino a raggiungere le parti più profonde della mia fica. Iniziai a muovermi sempre più velocemente, sempre con più voracità, sentivo la mia fica bagnarsi, però ...