1. Gustarsi ogni attimo


    Data: 05/06/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... d’accordo coalizzando per una relazione clandestina, oppure solamente per un vincolo di sesso, magari erano due single che non volevano problemi sentimentali, o forse no, chi poteva affermarlo con certezza. Che cosa dovevo rispondere? Forse era meglio fermarsi, tuttavia non ascoltai quella vocina e continuai a riflettere come riuscire a vederlo nel migliore dei modi, come riuscire a incontrarlo in modo avveduto senza farmi notare. Lui non doveva tassativamente sapere che non ero la persona che lui stava cercando, così ragionai un attimo, pensai e ripensai accuratamente il da farsi. Che cosa potevo dire e che cosa potevo fare? Che cosa volevo da quest’uomo, che cosa avrei avuto il coraggio di mettere in pratica con quest’uomo? Avrei avuto l’audacia sfrontata e in ultimo l’impertinente baldanza necessaria d’averlo tutto per me solamente per una notte?
    
    ‘Pronto Silvia, non ti sento più, sei ancora lì?’ – annunciava ripetutamente lui all’altro capo del telefono:
    
    ‘Sì, scusami, stavo chiudendo le finestre, il vento le faceva sbattere. Allora, dimmi in che albergo soggiorni?’.
    
    ‘Sono all’hotel La Contessina, a Firenze. Possiamo cenare nel ristorante dell’hotel se sarai qui fra tre ore? Io so che abiti qua vicino’.
    
    Per fortuna sì, molto vicino, ma non potevo andare a cena, in quanto lui avrebbe subito scoperto il mio gioco. Cavolo, dovevo fare qualcosa, questa situazione era troppo avvincente ed emozionante per lasciarla andare. Lui vuole soltanto sesso, io quello gli avrei ...
    ... dato specificamente, unicamente una notte d’emozionante e d’entusiasmante sesso.
    
    ‘Avevamo detto soltanto sesso, la cena non era inclusa’.
    
    ‘Bene, che cosa proponi?’.
    
    ‘Direi di svagarci un po’. Farai ciò che dirò? Che cosa ne pensi al riguardo?’.
    
    ‘Beh, in linea di massima sono d’accordo, dimmi prima però che cosa vorresti’.
    
    Lui non mi doveva categoricamente vedere e probabilmente era meglio che non parlassi, già, era meglio, poiché poteva individuare e riconoscere la mia voce.
    
    ‘Ti rivendico unicamente d’attendermi nella stanza dell’albergo. Qual &egrave esattamente la tua camera?’.
    
    ‘La numero diciannove’.
    
    ‘Molto bene, ti accomoderai sulla seggiola con le spalle rivolte verso l’uscio. Ancora una cosa: c’&egrave per caso un tavolo nella stanza?’.
    
    ‘Sì, ed &egrave anche abbastanza ampio’.
    
    ‘Allora ascoltami: ti procurerai una corda robusta, ti spoglierai, accosterai leggermente la porta e appoggerai la corda sul tavolo’.
    
    ‘Intesi mia padrona, sarai servita. Tu invece, che cosa farai per me in cambio?’.
    
    ‘Io ti donerò me stessa, in tutto e per tutto e t’userò integralmente e appassionatamente per il mio piacere’.
    
    ‘Non potrei chiedere di meglio. T’aspetterò tra quattro ore nella mia stanza. Dimentica per stasera completamente d’essere una diligente e ligia fanciulla’.
    
    ‘Non ti deluderò, perché stasera non lo sarò, stanne certo’.
    
    Forse dopo quella sera non l’avrei voluta più essere, per il fatto che ero confusa e spaesata, io guidavo il gioco, ...