1. Gustarsi ogni attimo


    Data: 05/06/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    La fantasia che diventa realtà talora intriga, spaventa e stupisce persino. La serie d’impressioni e le molteplici emozioni che ebbi dopo quest’incontro furono molto contrastanti, discordanti e quasi irreali, perché arrivò un messaggio sul mio cellulare ormai silenzioso e tranquillo da qualche tempo, accompagnate unicamente da due parole con un punto interrogativo:
    
    ‘Come stai?’.
    
    Il numero era sconosciuto, poiché inaspettatamente e incredibilmente c’era qualcuno che s’interessava a me, oppure qualcuno che aveva sbagliato numero. Io ero sola da così parecchio tempo, infine risposi nell’illusione e nella speranza che volesse proprio me:
    
    ‘Sì, pronto? Non c’&egrave male, sto benone. Scusami tanto, fatti conoscere, qual &egrave il tuo nome?’.
    
    Qualche attimo d’attesa, un respiro profondo ed ecco energica e solerte la risposta:
    
    ‘Silvia, ascoltami. Ci siamo visti qualche giorno fa ai giardini comunali, hai presente? Io ero con Argo il mio cane, abbiamo conversato piacevolmente dinnanzi all’edicola e successivamente prima d’allontanarci tu m’hai consegnato il tuo numero di telefono. Non ricordi?’.
    
    Magari fossi stata io, in quanto non andavo a fare una passeggiata nei giardini cittadini da svariati anni. In realtà non ero io, perché l’appellativo non combaciava per nulla, la sede dell’appuntamento era impraticabile, e poi lui non m’avrebbe giammai notato, addolorata, fuggente, sfiduciata e triste come effettivamente sono al presente, dato che non si sarebbe nemmeno ...
    ... fermato per rivolgermi la parola. Al momento però non volevo perderlo in nessuna maniera, perché quegl’individui, fanciulle, fidanzate o maschi che fossero, che gli avevano consegnato il mio recapito telefonico scorretto, al momento m’avevano in fin dei conti creato sorprendentemente un inatteso favore, poiché m’avevano assegnato in modo insperato la compagnia di cui avevo bisogno, cosicché brillantemente risposi:
    
    ‘Ciao, adesso ricordo, scusa, ma non ti eri presentato. Come stai? E il tuo cane sta bene?’.
    
    Io fingevo intenzionalmente simulando d’essere un’altra persona per non sentirmi più da sola, giacché questo era un trastullo semplice, che forse si sarebbe ben presto troncato subito non appena lui avesse afferrato che non ero colei che lui pensava io fossi, sennonché prontamente rispose:
    
    ‘E’ vero, scusami. Non ho scritto chi ero, tu non potevi avere il mio numero di telefono, perché non te l’ho dato. Allora, che cosa farai oggi?’.
    
    Era effettivamente disagevole ed enigmatico rispondere, la situazione era chiaramente bizzarra, chissà quante altre informazioni le avrà dato questa presumibile lei o questo ipotetico lui, pensai io dentro di me.
    
    ‘Diciamo che oggi faccio una pausa, ho la giornata libera o almeno di quel che resta. Tu invece che cosa fai?’.
    
    ‘Io sono in albergo, pensavo a una cena, magari dopo ci vediamo, in tal modo staremo insieme come avevamo detto, niente impegno, soltanto sesso’.
    
    La faccenda mi sbalordì abbastanza, pertanto si erano messi ...
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