1. I segreti di Monteforte Capitolo 1


    Data: 05/06/2018, Categorie: Anale Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... lavoro mentre era lui ad averlo perso. Mio papà sporse la testa e disse, “Ben, sarà meglio che chiami i tuoi per avvisarli che starai qui.”
    
    Lui lasciò la stanza e scese in cucina per chiamare i suoi. Mio papà si sedette dove prima stava Ben e si chinò verso di me come faceva prima Ben. Ragazzi che buon profumo aveva. La sua barba carezzava la mia guancia ed il mio uccello si alzò. “Cristo santo!” pensai tra di me. “Sono eccitato da mio padre!”
    
    Un paio di minuti più tardi Ben rientrò e disse: “Mi hanno detto di restare, le strade sono bloccate.” “È veramente così drammatica?” Chiese mio padre. “Sì, ne abbiamo un paio come questo ogni anno. La cosa migliore è rimanere in casa.” In quel momento si spense la luce.
    
    “Dannazione!” disse mio papà alzandosi nella stanza scura. Gli dissi di stare fermo ed attraversai la stanza urtando Ben e facendolo quasi cadere; ci abbracciammo per non cadere. Ragazzi come mi piaceva! Trovai una s**tola di fiammiferi che tenevo in un cassetto e ne accesi uno, poi usai la sua luce per cercare una candela che tenevo nella stanza per questo scopo. Scesi in soggiorno, aprii un cassetto ed estrassi una grande s**tola di candele, candelieri e fiammiferi e li portai di sopra.
    
    Senza tensione anche il riscaldamento era spento. Avevamo una stufa a legna, Ben sapeva che nelle camere da letto padronali di queste vecchie case c’era sempre un foro per le stufe ed anche la mia camera da letto ne aveva uno; questo voleva dire che potevamo scaldare solo ...
    ... le due camere da letto ed il soggiorno finché non tornava la tensione. La mia stanza aveva solo un letto ad una piazza, ma Papà aveva un letto matrimoniale. Mio papà disse che lui ed io potevamo dividere il suo letto e Ben poteva prendere la mia stanza.
    
    Diedi una candela accesa a loro due in un'atmosfera quasi medievale. La neve era già alta quasi sessanta centimetri e non accennava a smettere. Tutto quello che potevo pensare era come mi sarebbe piaciuto aiutare Ben a scaldarsi. Con la mancanza di luce almeno loro non potevano vedere la protuberanza nei miei jeans che era evidente da quando la luce se n’era andata.
    
    Papà andò ad accendere il fuoco nella stufa a legna mentre Ben ed io parlavamo. Una cosa tira l’altra e cominciammo a discutere. Mio padre rientrò nella mia stanza e disse: “Ehi, ehi, cos’è tutto questo gridare?” Spiegammo i nostri punti di vista e papà, come al solito, mi dava torto. Alla fine mi lasciai sfuggire: “Bene, parteggia per lui.” Papà tentò di prenderla alla larga ma io non ci stavo e dissi: “Non passerò la notte in una stanza con te.” Papà disse qualche cosa su stare lui nella mia stanza e Ben ed io prendere il suo letto, ma Ben obiettò perché era ancora arrabbiato con me.
    
    “Ok” disse papà, “Ezio, tu rimani nella tua stanza e Ben ed io andremo nella mia.” Prima che io potessi dire un'altra parola Ben disse: “Eccellente!” e si precipitò della stanza. Io dissi: “Eccellente!” E mio papà disse lo stesso mentre usciva e chiudeva la porta dietro di ...