1. I segreti di Monteforte Capitolo 1


    Data: 05/06/2018, Categorie: Anale Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... il comando per accendere la Tivù. “Proviamo questo.” Noi eravamo ambedue cavalieri medievali e cooperavamo nel combattere il nemico. Non so come passò il tempo ma alle 6 papà chiamò per dire che la cena era pronta.
    
    Ben ed io eravamo stati veramente bene insieme; quando eravamo entrati nella stanza avevo alzato il riscaldamento e dopo un'ora Ben si era tolto la t-shirt. Io decisi di fare lo stesso; io non sono muscoloso come Ben o mio papà, ma sono abbastanza ben fatto. Continuai a sbirciare verso di lui. Mi chinavo indietro quando lui si chinava in avanti. La sua forte schiena, le spalle larghe, il torace solido ed i ricci capelli biondi tutto mi piaceva in lui. Ogni qualvolta passavamo al livello successivo si comportava come il tipico compagnone, un ceffone sulla mia schiena, braccia intorno alle mie spalle o la faccia a due centimetri dalla mia mentre barriva qualche cosa come “Magnifico!!!” o un ruggito di eccitazione. Fu un grande pomeriggio.
    
    Mentre salivamo per la cena Ben era 4 passi davanti a me. Ragazzi che bel culo aveva! Quei jeans erano ben riempiti e ci volle tutto il mio autocontrollo per non afferrarlo proprio lì sui gradini. Di sopra la casa era più calda del solito: il papà doveva aver aumentato il riscaldamento. Eravamo tutti e tre senza camicia seduti a tavola, l’icapacità di mio padre a cucinare era evidente ma non sembrò importare a Ben. Prese un’enorme bistecca, patate e tutto il resto. Si complimentò con papà mentre puliva il piatto. Anche papà ...
    ... ed io ambo mangiammo, ma non così energicamente come Ben. La conversazione era del solito genere a cena. Ben ed io dicemmo che avremmo studiato un'altra ora o due, poi avremmo ripreso all’indomani.
    
    A quel punto papà disse: “Con la bufera di neve che c’è ti converrebbe restare qui stasera.” Tanto assorbiti dal lavoro, poi dal gioco e poi dalla cena, non ci eravamo accorti che aveva continuato a nevicare.
    
    Ben non sembrò obiettare, sarebbe rimasto a dormire, Cristo Santo! Sarebbe stato magnifico e mi chiesi se dormiva nudo come mio papà. Finalmente potevo verificarlo. Continuai a sognare ad occhi aperti fino a quando mio padre continuò a ripetere e poi finalmente gridare il mio nome: “Ezio!”
    
    “Huh?” mi ripresi. “Scusa, cosa c’è?”
    
    “Ti ho chiesto se volevi il dolce.” Scossi la testa e guardai Ben che finiva il suo pasto. “Perché voi ragazzi non salite nella tua stanza, io laverò i piatti?” io fui d'accordo.
    
    Ben aiutò a sparecchiare la tavola mentre io andai di sopra ad accendere il computer per lavorare ancora un po’. Li sentii scherzare e mi trovai ad avere un sogno ad occhi aperti su di loro. Un minuto più tardi Ben venne nella stanza e si mise dietro di me con le mani sulle mie spalle. Distrattamente mi strofinava le spalle e, ragazzi, come era bello!
    
    Io facevo del mio meglio per tenere la mente sul lavoro e fino alle 9 facemmo del nostro meglio per riallacciare tutta la ricerca. Ben cominciò ad essere annoiato ed io irritato di dover fare la maggior parte del ...