1. Smoking fetish e molto di più


    Data: 25/04/2022, Categorie: Feticismo Autore: Erika80, Fonte: EroticiRacconti

    ... mi penetrava qualche secondo, giusto per farmelo sentire, illudendomi che stava per farmi avere il tanto agognato orgasmo. Gli chiesi se aveva deciso di farmi morire di desiderio. Non ebbi risposta. Solo dopo un tempo interminabile, mi affondò il pene (che nel frattempo, forse per il mio struggente desiderio, mi diede la sensazione di essere raddoppiato di dimensioni e rigido come un palo della luce). Non riuscii a trattenere un gemito così straziante, tanto da essere convinta che i vicini di casa avrebbero potuto pensare che mio marito mi stesse uccidendo.
    
    Pensai che, a quel punto, totalmente sfinita di piacere, mi togliesse la mascherina e mi liberasse dalle catene. Non ci pensava neppure. Riprese lentamente, ma con ritmo e intensità incalzante, a farmi tutto quello che un uomo può fare per fare impazzire la propria partner.
    
    Fu ancora peggio di prima (o meglio, dipende dai punti di vista …). E proprio la sensazione di essere completamente in suo possesso, di non potermi opporre, mi rese l’immenso piacere che mi stava dando ancor più straziante. Mi sentivo la vagina colare come una fontana. Ero inebetita ed ebbi la sensazione di perdere coscienza. Se avessi avuto in mano una pistola mi sarei sparata in bocca per far cessare quello strazio. Volevo morire. Comunque mi consentiva di continuare a fumare, ovvia-mente sempre lasciandomi la sigaretta tra le labbra. Un’altra lunga attesa e poi – finalmente – anche questa volta le contrazioni dell’orgasmo mi avvolsero, ma in ...
    ... modo devastante, mentre fiotti di sperma si mescolavano col mio abbondante liquido vaginale.
    
    Mi liberò, alla fine, dalla mascherina e dalle catene. Non riuscii ad alzarmi dal letto per parecchio tempo, durante il quale per un po’ Marco mi coccolò come una bambina. Poi se ne andò e, trovato il coraggio di alzarmi, lo trovai in cucina, mentre preparava la cena: era quasi mezzanotte.
    
    Un piccolo aneddoto prima di finire la storia e comprendere ancor di più – se non è abbastanza chiaro – il rapporto (forse morboso, ma a noi piace così) fra me e Marco.
    
    Il giorno seguente abbiamo voluto ripetere, nel pomeriggio, la splendida esperienza della serata precedente: il cocktail di smoking fetish e bondage. Alla fine eravamo distrutti ma, dopo avere fatto una bella doccia calda, mio marito decise di portarmi fuori a cena. Andammo in motocicletta, dopo avere indossato le tute di pelle (il che, a Marco, certo non dispiaceva …).
    
    Finita la cena, in un piccolo, semplice, ma romantico ristorantino, peraltro consumata indossando quegli indumenti stile “Easy Rider”, con la moto raggiungemmo – lungo una strada sterrata – uno spiazzo, in collina, che conoscevamo bene, sotto al quale vi era uno strapiombo di almeno 300 metri. Un panorama mozzafiato di giorno, mentre di notte, con la luna piena (come quella sera) si poteva vedere la vallata che offriva uno spettacolo meraviglioso di luci fra le colline.
    
    Nel romanticismo di quel contesto, ci abbracciamo forte, baciandoci in bocca, un po’ ...