1. Il "sacrificio" della professoressa Francesca


    Data: 03/02/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Francesca E., Fonte: EroticiRacconti

    -Ma cosa sta succedendo qui? – questo era il pensiero che aveva attraversato, per un momento, la testa della giovane e sexy professoressa mentre stava camminando per il corridoio della sua scuola una volta che aveva terminato il suo “sportello pomeridiano” (che come sempre era stato disertato) dopoché un tonfo, che sulle prime non era stata in grado di identificare, l’aveva spaventata e poi incuriosita.
    
    Si era guardata intorno spalancando i suoi occhi color nocciola, velati da un’espressione di stupore ed aveva inarcato le sopracciglia nere quando quel rumore si era ripetuto.
    
    Questa volta non aveva avuto dubbi: era il rumore di un banco che veniva spostato, anzi strusciato: di per sé non ci sarebbe nulla di strano dato che si trovava all’interno di una scuola (per l’esattezza di un Liceo classico e scientifico tra i più prestigiosi di Roma), probabilmente uno dei bidelli stava facendo le pulizie, o al più qualche alunno che si era attardato ed ora stava abbandonando l’aula per tornare a casa.
    
    Non era così e lei lo sapeva bene: le lezioni erano finite da tre ore, bidelli ed alunni sarebbero dovuti già tornare a casa da parecchio, per questo quel rumore era assolutamente ingiustificato.
    
    La sua innata curiosità l’aveva portata a seguire quel rumore, per capire da dove venisse e di conseguenza, capire cosa stesse succedendo inoltre, più si avvicinava alla stanza e più sentiva rumori strani, quasi lamenti sommessi e soffocati.
    
    Arrivata dirimpetto alla stanza che ...
    ... aveva designato come quella da cui avrebbero potuto arrivare quei rumori si era costretta a correggersi, infatti sentì uno strillo acutissimo, subito soffocato da una minaccia (se nun te stai zitto t’ammazzo!) che veniva da due stanze più in là: la sala professori.
    
    Ciò l’aveva gettata in uno stato ancor più profondo di curiosità, perché se era già molto strano che due o più persone si trovassero in un’aula a quell’ora, sembrava addirittura inconcepibile che potessero stare in sala professori.
    
    Un sorriso di curiosità stava illuminando il viso di Francesca, d’altronde si sa la curiosità è femmina! E femmina, lei, lo era di sicuro: alta un metro e cinquantacinque ad un occhio disattento poteva far tenerezza per le sue espressioni e comportamenti estremamente dolci ma a chi sapeva guardarla bene appariva come una giovane donna di 35 anni molto passionale con un fuoco che le ardeva dentro sotto la cenere del perbenismo dovuto dal suo ruolo e dalla sua timidezza.
    
    Inoltre le piaceva vestirsi provocante, sempre, anche a scuola e quel giorno (dato che l’Estate stava bussando timidamente alle porte della Primavera) se ne era approfittata: indossava una gonnellina di tulle nera molto corta, che arrivava a scoprirle le cosce fin quasi alla loro metà, una camicetta dello stesso colore, con due bottoncini aperti quel tanto che basta per non mostrare nulla ma per far immaginare tutto, autoreggenti blu, scarpe molto leggere, simili alle ballerine e poi un meraviglioso perizoma blu ...
«1234...10»