1. Brodo di piacere


    Data: 27/05/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... cappella era palpitante, la mia mano gli stringeva il cazzo sentendo le vene pulsare nel palmo, sennonché lo ingoiai adagio tutto, mentre sentivo fra le cosce la mano di Teresa che mi stava strofinando lo spacco da sopra i pantaloni, io le allargai a tal punto per permetterle d’essere più libera, mentre continuavo a succhiare il rotolo di carne del mio desiderato ‘paesano’. Lui mi slacciò i pantaloni, li tirò via, accorgendosi ben presto che non indossavo gli slip, giacché sulla sua faccia alquanto sorpresa comparve un sorriso. Subito dopo s’inginocchiò e cominciò a leccarmi la fica facendomi delirare, per il fatto passava la sua abile lingua fra le mie piccole labbra, di tanto in tanto la spingeva dentro succhiando il mio intimo nettare. Il ‘paesano’ mi fermò, successivamente s’alzò dal letto e finì di spogliarsi, così noi lo seguimmo.
    
    Adesso eravamo ignudi e accaldati, sperando in quella circostanza che nessun campanello interrompesse troncando irrimediabilmente quell’incantevole momento. Lui mi fece mettere piegata sul letto e dopo essersi fatto succhiare il cazzo da Teresa, che dimostrò tra l’altro un’abilità e una maestria che non le conoscevo, si mise dietro di me lasciando scivolare il suo cazzo nella mia pelosissima, indifesa e sguarnita cavità. Adesso era il turno del secondo canale: a ben vedere, soltanto mio marito l’aveva qualche volta violato, io però come pratica sessuale non l’avevo trovata mai troppo soddisfacente, l’avevo sempre sinceramente in verità ...
    ... accantonata quasi sempre respingendola, perché non la trovavo gratificante per i miei gusti, eppure il ‘paesano’ ci sapeva incredibilmente fare, visto che mi spinse il cazzo molto lentamente continuando a massaggiarmi il clitoride, fino a quando Teresa non sostituì alla svelta le sue dita con la lingua. In quell’occasione parve di sciogliermi, visto che sentii le mie natiche allargarsi e il suo cazzo scivolare gradualmente dentro senz’intralci né ostacoli alcuni, riempiendo lo spazio nel mio intestino accompagnando il mio ritmo. Lui si muoveva pacatamente, a differenza della lingua della mia collega, che sembrava vibrare dentro la mia pelosissima fica come un mestolo nel brodo del piacere. Io non tardai a venire, mentre le mani del ricoverato s’occupavano con premura e con caloroso riguardo dei miei seni gonfi di piacere manifestamente pronti per esplodere.
    
    Lui malgrado ciò non sborrò nel mio sedere, viceversa, si sfilò da me sdraiandosi sul letto e facendo accomodare su di lui Teresa nella posizione della smorza candela con la schiena rivolta verso la sua faccia. Teresa frattanto vivacemente e abilmente sollecitata, cominciò lussuriosamente a dimenarsi come una cavallerizza indemoniata mentre mi baciava con gusto, però quello che bramavo fortemente io era leccarle la fica, perché il mio libidinoso desiderio represso, celato e trattenuto per lungo tempo, doveva adesso trovare naturale sfogo in quest’intreccio carnale e famelico di corpi. In questo modo cercai di farla scendere ...