1. Brodo di piacere


    Data: 27/05/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... mi squadrò con un’aria intransigente e scrupolosa, dal momento che lei &egrave sempre così, ebbene sì, diligente, precisa e rigida per l’appunto, dato che a volte con la sua espressione autorevole e compassata sembra un militare, sarà il retaggio delle arti marziali che ha praticato per molti anni, chissà.
    
    Io mi cambiai in fretta e mi resi conto soltanto dopo che non avevo indossato gli slip, di questo andare mi sentivo goffa, imbarazzata e inelegante nei movimenti, perché temevo che tutti potessero accorgersene. Quando m’adagiai nella sala delle infermiere, la cucitura dei pantaloni finì proprio nel bel mezzo delle grandi labbra della fica, sul momento provai un lieve indolenzimento, successivamente sistemandomi meglio iniziai ad avvertire persino un gradevole quanto inatteso piacere. La cucitura stropicciata sfregava sul clitoride e in pochi minuti mi bagnai completamente, abbassai lo sguardo e vidi una chiazza trasparente sul cavallo della divisa, in quell’attimo ero immobilizzata. Teresa finì il giro e mi disse che potevamo andare a fare visita al ‘paesano’, io le chiesi d’andare avanti, poiché l’avrei raggiunta presto. Andai in bagno, tirai giù i pantaloni e mi toccai, le dita erano ricoperte di densi fluidi, li annusai e quasi ebbi un orgasmo stando seduta sul water. Io ero eccitatissima, tuttavia in quello stato, andare nella stanza del nostro paziente preferito in quell’istante non mi sembrava un’idea opportuna, però non potevo inventare scuse.
    
    Quando entrai ...
    ... nella stanza notai Teresa riversa sopra di lui, considerato che gli stava applicando il termometro all’inguine. Lei mi spiegò che era accaldato poiché pareva avesse la febbre, allora aspettammo qualche minuto e in seguito m’accinsi a togliergli il termometro, ma evidentemente qualcosa aveva scatenato in lui un’insperata erezione, così mi trovai a faccia a faccia con il suo cazzo in parte eretto. Lui ammiccò e mentre io estraevo il termometro dall’inguine, sfregai contro quel muscolo rigido e pulsante. Un brivido mi fluì rapidamente lungo la schiena, in quell’istante lo afferrai e cominciai a masturbarlo pigramente squadrandolo negli occhi, in quel contesto improvviso il rumoreggiare dei suoi gemiti attrasse palesemente l’attenzione di Teresa, che nel frattempo era concentrata nel leggere la cartella clinica del paziente:
    
    ‘Che cosa stai facendo?’ – mormorò lei sbigottita raggiungendomi accanto al letto, visivamente attratta da quella dissoluta e inedita visuale.
    
    ‘Sai, non ho potuto resistere. Non vedi com’&egrave duro?’ – le bisbigliai in un orecchio infervorata in modo osceno.
    
    ‘Lo vedo, non &egrave molto lungo, ma &egrave piuttosto grosso. Che cos’hai in mente di fare?’ – mi chiese Teresa raggiungendo lestamente la porta, chiudendola frettolosamente con la chiave, lussuriosamente attratta e fortemente incuriosita da quell’impudica e invereconda scena.
    
    ‘Adesso ti faccio vedere, guarda e goditi tutto lo spettacolo’.
    
    Io m’inchinai sul cazzo e cominciai a leccarlo, la ...