1. Brodo di piacere


    Data: 27/05/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Io sono attualmente un’infermiera di professione, una moglie e una madre. Ho quarantasette anni d’età, i capelli rossi e lisci, nonostante la gravidanza m’abbia lasciato in regalo due misure in più, sia mio marito che gli occasionali corteggiatori mi dimostrano quotidianamente indicandomi deliziosamente, che tutto questo volume che possiedo addosso mi doni perfettamente, visto che quest’evento non ha minimamente alterato né snaturato il mio fascino, anzi, forse ha aumentato espandendo persino la mia sensualità.
    
    Tutt’oggi sono una donna affermata, gratificata e realizzata, anche se alla mia età &egrave presto per fare analisi, bilanci, riscontri e persino verifiche conclusive, però ho ancora molto da fare, in special modo da sperimentare e da vedere. I miei ragazzi rappresentano la mia vita, sennonché sono pur sempre una donna con le proprie azioni emotive, le proprie pulsioni e le proprie tendenze emotive. A dire il vero, io non ho mai avuto un grande rapporto con i computer, però da qualche tempo ho iniziato a interessarmi dialogando e adoperando le chat attraverso la rete, inizialmente per gioco e per passatempo, al momento per far viaggiare appositamente pure la mia individuale fantasia esaminando dove potesse spingersi. Ho accertato e seriosamente in ultimo verificato, che dietro a quegli pseudonimi, precisamente al di là di quegli schermi, si nascondono rintanandosi delle persone che al mio identico modo ascoltano, cercano, leggono, mentono, palpitano, piangono, ...
    ... raccontano, s’illudono, soffrono, ridono e vibrano.
    
    Una sera ho conosciuto in questo modo Serafino, un ragazzo della Sardegna peraltro della mia stessa età, che m’ha istantaneamente affascinato in ultimo attirandomi con le sue parole e la sua maniera cordiale, al tempo stesso intrigante, fermo e tenace nel porre i quesiti. La prima volta che l’ho conosciuto nella rete ero con Teresa, una mia collega, in quella circostanza avevamo il turno di notte, era nel mese di luglio e fu lei a cominciare la discussione, mentre io la seguivo distrattamente. Teresa non aveva mai usato la chat e sembrava catturata e vivacemente invasa da questa situazione, io scrissi qualcosa solamente quando la discussione aveva preso una piega peraltro curiosa e simpatica. Serafino aveva cominciato a rivolgerci delle domande personali, ogni tanto faceva freddure intenzionali con dei doppi sensi. Tirammo in quel modo fino alle tre di notte poi si congedò. La mia collega rimase con gli occhi brillanti e sfavillanti per il resto della notte e per i giorni successivi, perché qualcosa aveva fatto breccia dentro di lei, io fui più fortunata, perché qualche sera più tardi l’incontrai di nuovo.
    
    Mio marito era di turno all’ospedale, visto che anche lui &egrave infermiere nel mio stesso reparto, e il ‘Profeta’, come lo avevo soprannominato io in modo spassoso la prima sera, perché aveva dimostrato inedite doti d’intuito e di fiuto non comuni, si ricordò precisamente il mio nome d’arte. Discutemmo molto fino a ...
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