1. Petra


    Data: 18/01/2022, Categorie: Etero Autore: genio di razza 602, Fonte: EroticiRacconti

    ... l’idea, anche agli estranei, anche ai passanti casuali, di una voglia a lungo repressa, di amore, di comunanza, forse anche di sesso; il mio ‘fratellino’, comunque, scatta puntuale appena sente il suo osso pubico picchiare sul mio: e lei se lo trova di colpo piantato contro la vulva: non ne sembra affatto dispiaciuta; anzi …
    
    Le chiedo se vuole che prendiamo una camera in uno degli hotel del centro; mi risponde che DEVO essere ospite suo, a casa sua, perché almeno quella settimana vuole sentirsi legata a me tanto profondamente da potersi illudere che siamo una vera coppia: non me la sento nemmeno di pensare di poterla contraddire e la seguo nel suo miniappartamento che ha tutta l’aria delle case di fantasia di certi racconti per bambini; stimolato dalla situazione, scherzo volentieri.
    
    “E fatta del marzapane che mangeremo a pranzo?”
    
    Con un colpo secco mi fa piombare supino sul letto, si fionda su di me, si siede sul mio viso a gambe divaricate e scopro che non indossa intimo: davanti alla mia bocca si apre meravigliosa la sua vulva fino all’ano.
    
    “Questa è la mia dolcezza, quella che ti offro io: fanne indigestione e non ti fermare finché non ti sarai slogato le mascelle.”
    
    Non ho nessuna difficoltà a fare quel che mi chiede, che è esattamente quello che voglio io con tutto me stesso: lecco le grandi labbra e scivolo dentro per agganciare il clitoride, quasi nascosto nelle pieghe del fiore che le piccole labbra, chiuse, formano; scavo in profondità, nel canale ...
    ... vaginale, alla ricerca del massimo piacere, suo e mio; Petra si abbassa per prendere in bocca il mio sesso che si è alzato ad obelisco, ancora nei pantaloni, imponendomi non poche sofferenze per la condizione di costrizione cui è sottoposto; la blocco e le impongo di starsene ferma a godersi il mio titillamento, a cercare di raggiungere tutte le vette del piacere che la mia lingua le può scatenare: dopo qualche gemito sommesso e a forza soffocato, urla a piena gola il suo orgasmo e quasi mi spavento, al pensiero che possa avere un crollo.
    
    Si scarica dal mio viso e mi si sdraia a fianco, mi sfilo gli abiti, la spoglio con delicatezza e mi stendo sul suo corpo che mi sembra di ritrovare dopo un tempo infinito di lontananza: geme e sussurra frasi sconnesse, in tedesco, che neanche mi sforzo di intendere; capisco solo che sta provando un piacere intenso, liberatorio, quasi infinito; mi sembra di intuire, alla fine un ‘ti amo’ che quasi mi spaventa, in un contesto di tanta libidine; le monto addosso e la penetro dolcemente, senza premura, senza sforzo, quasi con naturalezza; ma è lei che, risvegliandosi quasi da un sogno, mi aggredisce col suo amore, mi pianta i talloni dietro la schiena e si spinge contro di me fino a sentir l’asta violentarle la cervice dell’utero e la vagina totalmente piena: gode in continuazione e la sento colare intensi umori vaginali; non riesco a trattenere il mio orgasmo ed eiaculo in lei; subito dopo, crollo quasi svenuto.
    
    Escluse le interruzioni per ...
«12...678...»