1. Petra


    Data: 18/01/2022, Categorie: Etero Autore: genio di razza 602, Fonte: EroticiRacconti

    ... soprattutto per l’aria vivace e leggermente provocatoria che caratterizza tutte le sue movenze e il suo dialogo: parla perfettamente italiano e ne approfitto per chiederle se può indicarmi qualcuno che mi guidi in città alla ricerca di storie locali.
    
    “Sei Mario Rubini? … Allora ti accompagno io: da sempre, ho sognato di vederti all’opera, mentre costruisci i tuoi reportage dal sapore di racconto tra la gente comune: mi piacerebbe essere come te, un giorno … “
    
    Le sorrido compiaciuto: in fondo, fa sempre piacere sentirsi ammirato, specialmente se a farlo è una splendida ragazza assai giovane (meno di trent’anni, a vista) che ti invidia per quello che fai, non per come sei fisicamente.
    
    “Se non cerchi di confondermi con l’adulazione fuori luogo, sono felice di fare il viaggio con te; e sono certo che saprai indicarmi le cose più interessanti.”
    
    Ci avviamo come vecchi amici: lei mi prende sottobraccio e mi guida amorevolmente per le stradine della città, indicandomi effettivamente le cose che sono più frequentemente oggetto dei miei reportage, segno che non scherzava quando mi diceva che mi conosceva e mi apprezzava; al momento di portarmi a fare il giro in carrozzella, meta obbligata di tutti i giovani innamorati in visita a Vienna, le viene quasi spontaneo appoggiare la testa sul mio petto; altrettanto spontaneamente, mi trovo a passarle una mano sulla spalla ed a tirarla a me, quasi con amore: ci abbandoniamo alla dolcezza dei gesti e piombiamo in un’atmosfera di ...
    ... incanto; mi viene in mente Sissi e tutta la romanticheria che intorno a quella figura si è da sempre scatenata; scherzo con lei.
    
    “Ti senti tanto Principessa?”
    
    “Ti turba se ti dico che mi sento tanto innamorata?”
    
    “Innamorata?! E di chi?”
    
    “Di Vienna, della sua atmosfera, della sua luce; e un poco anche di te che in questa luce ci sei e a questa luce dai corpo. Ti da noia?”
    
    La stringo con forza ed affetto.
    
    “Neanche un poco … diciamo, piuttosto, che mi coinvolgi e mi fai perdere un poco la testa.”
    
    “Non sono io; è Vienna, è il Danubio, lo vedi?”
    
    Il giro prosegue così in un’atmosfera più rarefatta che mi viene voglia di raccontare, quando scriverò di questi lampi di visione della città; andiamo a pranzo in un locale tipico per studenti universitari, con pochi soldi e molta fame; e mi sento travolto da Petra in un ‘giovanilismo di risulta’ assai fuori luogo: ma quella ragazza ha la forza di tirare fuori da me il ragazzino che ero una ventina di anni fa, agli esordi nel mio lavoro; gliene sono grato e comincio a preoccuparmi degli sviluppi possibili, a cominciare dalla serata: la cena e il dopocena cominciano a profilarsi come un problema; infatti, la distanza tra me e lei, benché ci dividano poco più di una decina di anni, si registra proprio nel modo di reagire a certe situazioni: io sto a lambiccarmi il cervello per scegliere un posto dove cenare; lei ha già deciso per una trattoria tipica, abbastanza popolare da garantire cibi genuini; io mi sto domandando ...
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