1. Right to Love


    Data: 14/01/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Daemoncatcher, Fonte: EroticiRacconti

    ... letteralmente sbavando ed ansimando ai suoi piedi. Me ne sbatto. Merita che io lo faccia.
    
    “Ho il diritto di essere ascoltato
    
    di essere visto, di essere amato, di essere libero,
    
    di essere ogni cosa, ho bisogno di essere me”
    
    Non mi lascia andare, la sua mano si muove ad un soffio dalla mia tempia. Non ho molto tempo per respirare, torna a tirarmi indietro la testa, seguo la sua presa come un cane rabbioso ma quello che sta facendo mi carica da fare schifo. Sento il mio respiro che si mescola al suo lungo l’androne, su per ogni singolo scalino che porta all’ultimo piano. Si prepara di nuovo a violarmi la bocca e sono pronto, sono davvero pronto stavolta. Sogghigna con l’Inferno nello sguardo: - Stavolta non mi fermo – Grazie per l’avviso, deficiente. Non mi lascia nemmeno il tempo di un cenno. Mi affonda in bocca di nuovo spingendo e tuonando sopra la mia testa: - Non tirare indietro la lingua, testa di cazzo – Merda, lo faccio. Rilasso la lingua e lo sento andare… giù. Stringo le mani sui suoi pantaloni, sulle sue cosce, cerco di trattenere l’urto del vomito, mi sta forzando la gola ma non riesco comunque a prenderlo tutto, posso solo vedere la sua pancia che arriva ad un paio di dita (forse) dal naso. Non riesco a sbatterci contro. Mi concentro sul suo respiro e sul tenere la bocca aperta. Era quello che volevo alla fine, no? Ascoltarlo godere come una tempesta. Voglio vedere la quiete eterna nell’occhio del tornado, voglio quel secondo di immobilità in una ...
    ... cattedrale di tuoni che mi esplodono nel cervello. Il ritmo con cui mi sta fottendo aumenta. Non ce la faccio, lo sento duro, caldo e scivoloso di tutta la saliva che sto lasciando colare sul suo cazzo e sul pavimento. Il respiro sta iniziando a mancarmi, faccio appena pressione sulle sue gambe ma porca puttana non cede, la forza del suo braccio è acciaio contro la resistenza del mio collo: - Resisti… - Non finisce di avvisare ma so che ci siamo. Si ritira dello spazio necessario per non venirmi in fondo alla gola con il rischio di strozzarmi. Grazie tante, bastardo. Quando non rischio più di morderlo muovendo la bocca lo succhio, cercando di riprendere fiato. In confronto alla sfondata che mi ha appena tirato poterglielo succhiare è qualcosa di meraviglioso. Chiudo gli occhi, ci pensa lui ad usare la mia testa per venirmi sulla lingua. Ci sono, sono nell’occhio dell’uragano e me lo bevo fino alla fine continuando a leccarlo anche dopo che i suoi sospiri hanno finito di riempire ogni singolo centimetro di spazio disponibile ed il suo cazzo di vomitarmi dentro ogni singola goccia di lui. Quando mi lascia andare ed afferra i pantaloni per risistemarli lo lascio a mia volta e mi appoggio al pavimento con le mani. Non ce la faccio più, sono senza fiato. Mi risollevo e lui sta infilando la coda della cintura nell’ultimo passante. Avanzo tentando di sovrastarlo. So di essere più grosso. Lui alza appena la testa, arrogante: - A cuccia, bello… - Allunga la mano e me la piazza sul pacco. No, ...
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