1. Right to Love


    Data: 14/01/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Daemoncatcher, Fonte: EroticiRacconti

    ... so dove dobbiamo andare, te non sei della zona… - Sì, certo, sono improvvisamente scomparsi i navigatori. Va bene. Lui sa dove andare… E sa anche fare la suocera magistralmente. Non discuto, salgo sulla sua macchina. Tiro indietro il sedile che è troppo vicino al cruscotto, mi sistemo lo schienale, l’altezza, e che cazzo, sono regolati a dimensione puffo, traffico un po’… Mi sta fissando. Giro gli occhi, faccio finta di niente e mi metto a posto finché mi apostrofa: - Hai finito? – Come se non se ne fosse reso conto che avevo le ginocchia in faccia. Allaccio la cintura e gli rispondo senza nemmeno guardarlo indicando il sedile sotto di me: - Ma non vedi che non ci sto? – Lui si sporge appena verso di me dal posto di guida e mi guarda con aria critica puntualizzando: - Adesso ci stai – Sì, adesso sì, genio del male. Cominciamo bene.
    
    Partiamo. Mi metto a pistolare col telefono, tanto lo so che lui guarda solo ed esclusivamente la strada e meno lo disturbi e più facile è arrivare in un tempo decente. Decido di ignorarlo ma lui attacca a parlare del lavoro. Lo ascolto e cerco di rispondere solo cose come “aha” o “certo” in modo da farlo proseguire perché non appena mi viene da guardare fuori e dire: - Ma stiamo andando o siamo ancora fermi? – Lui rallenta. No. No non è possibile. Lo guardo. Non ci credo. Lui sta fissando la strada: - Non stavi giocando con la mail? – Mi dice senza guardarmi. Se è così torno a guardare le mie mail: - Allora io mi faccio i cazzi miei e mi ...
    ... avvisi quando siamo arrivati. Se mi addormento svegliami – Rallenta ancora. Se potessi fulminarlo con un’occhiata lo farei: - Se nel frattempo muoio di vecchiaia fammi cremare – Sbuffa ma decido che è meglio controllare le mie cose. Nel frattempo, sento un paio di clienti, le rispettive banche e insomma inizio a mettere le mani avanti per la settimana che arriverà, nella quale non sarò nelle mie solite zone. Farò il possibile per seguire tutti da dove mi trovo, in fin dei conti non dovrebbe essere un dramma, sono al passo con il lavoro e di cose da recuperare non ne ho. Lo osservo di sottecchi guidare. Se fosse un po' più sportivo potrebbe anche sembrarmi eccitante ma non si sta affatto impegnando. È solo che quando lavora ha sempre, come dire, troppo un palo in culo. Mi schiarisco la voce: - Senti… - Prego dentro di me che non tocchi quel cazzo di freno, gli guardo istintivamente le gambe, giuro a me stesso che se dovesse alzare il ginocchio non fiaterò mai più quando sono in macchina con lui. Tento di essere convincente: - Se butti giù un po' di più la zampa quando arriviamo te lo succhio – Lui mi lancia una cautissima occhiata di qualche millesimo di secondo. Sorride: - Non fare il cretino sul lavoro – Mi guardo attorno: - Tecnicamente siamo in macchina io e te, lavoro o non lavoro – Lui non si smuove: - Ma praticamente ci stiamo muovendo per lavoro, inizia col fare il bravo – Tzk, sono sempre bravo, io (no, forse questa sarebbe di Melania…. Mi sta distraendo. Tra un po' la sua ...
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