1. Right to Love


    Data: 14/01/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Daemoncatcher, Fonte: EroticiRacconti

    Sono da Melania.
    
    Non c’è verso. Per quanto tentiamo di “infilarla” nel nostro tipo di lavoro, non ci si trova. Pazienza. Quest’anno ha deciso di “tornare dai suoi” per un impiego stagionale. Non è certo un addio, però rimarremo per quei … tre mesi (?) senza di lei. Sarà davvero strano. Partirà i primi di giugno, fino ad allora cercheremo di dare il meglio.
    
    Della sua partenza abbiamo informato nel fine settimana, tutti assieme, anche i genitori di Marco che hanno chiesto mille volte perché lei non possa lavorare con noi. Non è che non può… è che di tuffarsi nelle mie nebbie non ne ha la minima intenzione (senza mare non vive) e l’ambiente di lavoro di Marco per lei è troppo rigoroso (parliamone). Alla fine, anche loro hanno accettato l’idea con le mille raccomandazioni di sua madre che si sono concluse con: - Però tienili d’occhio perché fanno un sacco di pasticcio quando sono da soli… - Seh, pasticcio. Siamo due angioletti, altroché. E suo padre che l’ha conclusa semplicemente guardandoci e sbottando un: - Lah, adesso siamo proprio apposto – Non so cosa pensare… Ma… Detto questo non entro in ulteriori dettagli di lavoro e scelte personali, l’importante è che la situazione vada bene per tutti e se lei è felice, lo saremo anche noi.
    
    Comunque sia, sto iniziando a tergiversare. Dicevo, ora la vedo, è tutta impegnata ad arare la tastiera del suo pc mentre cerca di buttare giù qualche tipo di relazione che non ha voluto farmi vedere per non so quale motivo di “presa in ...
    ... giro” che le potrei rivolgere. Ma è possibile che io non sia in grado di farmi prendere sul serio mezza volta? Quindi, siccome non ha ancora deciso se degnarmi della sua divina presenza, racconto qualcosa.
    
    Venerdì è stato il primo vero giorno insolito. Sono partito molto presto per arrivare all’ufficio di Marco, poi, da lì, altri quaranta minuti (teorici) di macchina. Quindi, autostrada a razzo con Mela che mi chiama e mi chiede a che ora arrivo a prenderla per andare da Marco e Marco che mi chiama per chiedermi quanto ci impiego per arrivare al suo ufficio. Nel mentre sbadiglio un chilometro sì e l’altro anche per cui, dopo la terza chiamata di rompicoglioni che mi chiede aggiornamenti sulla mia posizione gli sbadiglio nel telefono e mi esordisce con: - Non è che mi rispondi ma sei ancora nel letto? – Ma lo manderei affanculo con dieci mani se potessi. In questo caso ce l’ho mandato per telefono con l’indicazione approssimativa dell’orario del navigatore e la condivisione della posizione. E strozzati. Alla fine, arrivo per l’orario stabilito; mi aggiorna su quello che si aspetta che io faccia per lui e poi decidiamo di andare sul posto in modo che io possa vedere dov’è e di cosa si tratta. Benissimo. Usciamo nel parcheggio ed inizia il primo problema. Quale macchina prendiamo? Eh, sembra una cazzata ma mi offro immediatamente. Lui sbuffa: - Ho fatto colazione e non ho intenzione di vomitare – Mi scoccia da morire, ma aggiunge con aria sapientissima: - E poi io so la strada, ...
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