1. Right to Love


    Data: 14/01/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Daemoncatcher, Fonte: EroticiRacconti

    ... tastiera alzerà bandiera bianca).
    
    Alla fine, arriviamo a ‘sto benedetto cantiere. Svolta nel parcheggio completamente vuoto e si ferma. Solleva il polsino della camicia e guarda l’orologio: - Tra un po' arriva il geometra – Mi punta l’indice contro il petto: - Non. Fare. Il. Coglione – Alzo le mani. Non ci penso nemmeno. Infilo la busta con la mia FFP2 in tasca e scendo dall’auto. Il tempo non è male, di tanto in tanto qualche nuvola oscura il sole ma la temperatura mi permette di tenere addosso la camicia aperta a cavolo sulla maglietta rigorosamente fuori dai jeans. Lui, di contro, ha la sua bella allacciata ed infilata in un paio di pantaloni in stile cargo che porca puttana quando cammina una manata piena su una chiappa rotonda che li riempie gliela daresti anche se non hai le mie inclinazioni. Giuro. Ad ogni modo, mi prendo dietro il mio blocchetto per gli appunti che sta comodamente nella tasca della camicia assieme alla matita e mi metto a seguirlo. So già che si tratta di una ristrutturazione e non di una nuova costruzione e sono riuscito a dare una letta veloce al capitolato. Di roba da fare ce n’è, tenere il conto di tutto in effetti potrebbe essere problematico per una persona che segue anche altri lavori. Io che seguo diverse altre aziende invece dovrei riuscirci? Purtroppo, la risposta è sì. Sì. Posso. Posso perché se Stachanov fosse ancora tra noi mi lustrerebbe gli stivali. Amo il mio lavoro. Mi piacciono le sfide e mi piace il culo che sto seguendo. Ho una ...
    ... moltitudine di ottimi motivi per farcela e un buon bagaglio organizzativo. Fanculo. Posso anche ghignarmela mentre gli cammino alle spalle e lui mi indica le facciate e mi fa una lezione su com’è costruito il palazzo. Non me ne frega un cazzo. Uno dei punti cardine della mia organizzazione è “fottermene di tutto quello che non mi serve". Quando si volta a cercare di capire se lo sto seguendo sposto gli occhi sul punto che ha appena finito di indicare. Cerco di nascondere il sorrisetto ma non sono abbastanza svelto. Beccato. Appoggia le mani sui fianchi e mi fissa freddamente: - Cosa stai facendo? – Mi stringo nelle spalle: - Ti seguo, sto cercando di capire come organizzarmi – Lui non si muove, porca miseria: - Cosa. Stai. Facendo? – Abbasso lo sguardo e giro appena la testa sperando che non si veda che sto ridendo: - Ti guardavo il culo – Parte a passo di marcia e si infila nello stabile. Come non detto, seguo. Seguire non è quasi mai sinonimo di “essere un passo indietro” o “rimanere un passo indietro”. Significa che, se hai davanti un buon articolo, sei nella posizione perfetta per goderti il panorama. Chiarito questo, io seguo sempre senza problemi se quello che ho davanti mi rende piacevole rimanere “un passo indietro”.
    
    Nell’atrio la sua voce rimbomba. Già mi fa tirare solo ascoltarlo se poi le orecchie mi rispondono con un eco così… beh, gli unici altri posti in cui potrei volermelo scopare a morte oltre che esattamente in quel punto, sarebbero un teatro o una chiesa ...
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