1. Right to Love


    Data: 14/01/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Daemoncatcher, Fonte: EroticiRacconti

    ... (non vogliatemene ma l’acustica è spettacolare in alcune chiese). Mi fermo, esattamente nel punto in cui ho sentito la sua voce rimbalzare per tutti i piani lungo la tromba delle scale: - Tra quanto hai detto che arriva il geometra? – Lui si volta, sposta di nuovo il polsino della camicia dall’orologio e mi risponde: - Ormai dovrebbe arrivare – Sto ascoltando, meglio dov’è ora o meglio dove sono io? Riprovo: - Cosa facciamo lo aspettiamo qui o continuiamo? Non è carino che debba cercarci ovunque – Lui fa spallucce: - Possiamo anche aspettarlo e finire il giro dopo – Torna indietro mentre parla, bravo: - Così ti faccio vedere tutti i lavori e ti dico dove … - Non me ne frega nulla, di nuovo. Il punto giusto è quello in cui sono io. Allungo il braccio e lo prendo per la vita tirandomelo addosso: - Qui. Esattamente qui. Rimani immobile, guarda dove sei, ricordatelo – Lui si guarda in giro e si scosta subito. Un’auto sta entrando nel parcheggio. Mi fissa: - Eh? – Scuoto la testa, ce l’ho già duro: - Niente, niente – Lo lascio andare ad accogliere il geometra.
    
    Li ascolto parlare senza capire quello che dicono mentre si avvicinano. Marco ha indossato la mascherina ed io mi sono perso per qualche istante a pensare al suo respiro spezzato di lunedì sera. Tremendo vederlo e sentirlo venire così, in silenzio, da solo, velocemente. Li guardo avvicinarsi e mi ripiglio. Sfilo la bustina dalla tasca dei Jeans e la apro. Indosso la mascherina e… appoggio sul pavimento la bustina, ...
    ... esattamente dove sono io. Guardo in alto, prendo un paio di riferimenti, il punto lo ritrovo di sicuro, per sicurezza, lascio lì la bustina e li raggiungo.
    
    DUE ORE di agonia. Per la disperazione ho perfino tirato fuori il blocchetto e ho preso nota di cose assolutamente inutili. Li ho ascoltati blaterare. Per. Due. Ore. Di cose che secondo me, comunque, andavano discusse molto prima di quel momento ma tant’è, so che possono nascere variazioni in corso d’opera. I discorsi, comunque, erano a mio parere del tutto superflui visto che si davano ragione sulle stesse cose ed immancabilmente ogni frase iniziava con “ho già sentito (il tale) …” e “ho già parlato con…” Ma se li avete già sentiti e ci avete già parlato e magari vi hanno dato un’opinione differente, ma cosa dovete ripetervelo a fare? Non entro nel merito. Non è di mia competenza. Di mia competenza è far quadrare i conti. Quelli di Marco per la precisione. Aspetto che se ne vada il geometra. Voglio un maledetto monumento in onore della pazienza di tutti coloro che si trovano dietro al culo di qualcuno che ripete fino al vomito le stesse cose per ore. Alla fine, torniamo nell’atrio. Ormai i lavori li ho visti, non ho bisogno del ripasso immediato. Ho preso appunti anche sul numero dei gradini per ogni fottutissima rampa di scale ed ho quasi riempito una pagina di parole a caso per la disperazione tra cui quelle ripetute più spesso dal geometra. Nel suo vocabolario spicca particolarmente la parola “merda” ed in quello di Marco ...
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