1. "prove tecniche di "trasgressione" 2


    Data: 14/01/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... tu potresti sceglierti l'eventuale bull"
    
    Restammo per qualche minuto in un assordante silenzio, poi lui proseguì:
    
    "Hai più rivisto il tuo vecchio fidanzato, come si chiamava, Corrado?"
    
    Che cazzo gli stava passando per la mente, ora che centrava Corrado.
    
    "Senti, cerca di esser chiaro, mica vorresti che cercassi Corrado per farmi fottere? Con lui chiusi trent'anni fa e, ti prego, non ritornare sull'argomento".
    
    In effetti, qualche anno fa, lo avevo incrociato in un centro commerciale; era con una donna, credo sua moglie. Io ero con Genny e, anche se velocemente, i nostri sguardi si incontrarono, e mi sembrò pure che mi avesse sorriso; non dissi nulla, ma mi strinsi più forte a lui.
    
    Mi girai sul fianco e dissi: "Buonanotte", spegnendo la luce sul mio comodino.
    
    "Vorrei che non ti arrabbiassi; ti amo troppo ed è sufficiente che tu mi dica basta ed io non chiedo più nulla" ma lo disse con una vocina che mi stava facendo commuovere.
    
    Invece io volevo che lui continuasse, non glielo dissi, ma mi rigirai verso di lui e, baciandogli la bocca, allungai la mano verso il suo basso ventre e presi il suo cazzo duro in mano.
    
    "Non sei arrabbiata con me?" chiese.
    
    Feci di no con il capo e abbassai ...
    ... il mio viso verso il suo pube e, mentre lui si sfilava le mutande, presi in bocca il suo cazzo duro e scappellato.
    
    Mi mise la mano destra sul capo e cominciò a guidare il su e giù della mia bocca.
    
    Mi sollevai un attimo e guardandolo negli occhi:
    
    "Ti amo infinitamente e per te faccio qualunque cosa per renderti felice" gli dissi, ma, in cuor mio, la curiosità di trasgredire mi affascinava molto.
    
    Ritornai al suo cazzo e cominciai a leccarlo come gradiva il mio uomo e tirandomi su di sé mi mise a sessantanove, ricambiando il piacere che gli stavo donando.
    
    La sua lingua sapeva benissimo dove colpire e bastarono poche e decise linguate per farmi raggiungere il culmine del piacere.
    
    Dovetti fermarmi per riprendere respiro, ma poi ripresi il cazzo in bocca e aiutandomi con la mano lo feci sborrare. Gridò il suo piacere e tre schizzi mi arrivarono violentemente in faccia; poi aprii la bocca e raccolsi le ultime stille del suo sperma, ripulendo con la lingua la sua cappella ancora turgida. Scivolai al suo fianco e avvicinando la mia bocca alla sua, ci scambiammo i nostri reciproci sapori.
    
    Mi strinse forte a sé e, abbracciati, chiudemmo gli occhi scivolando in un sonno ristoratore.
    
    (continua) 
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