1. "prove tecniche di "trasgressione" 2


    Data: 14/01/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    Durante il tragitto tra me e Gennaro cadde un profondo silenzio.
    
    Lui guidava ed io giocherellavo con il plug che mi ero sfilata dal culo.
    
    Pensai fosse normale, avendo soddisfatto i propri sensi, riflettere sull'accaduto.
    
    Comunque, non ero affatto pentita; mi era piaciuto e credo che neanche lui avesse avuto problemi.
    
    Mi rimaneva, forse, il cruccio di non aver accettato l'invito di mio marito a segare lo sconosciuto.
    
    Ma ero convinta che, con lui o senza di lui, da parte mia ci sarebbe stato un approfondimento sul tema.
    
    Arrivammo a casa, mio marito parcheggiò nel viale, scese dall'auto e di corsa venne dal mio lato e mi aprì la portiera.
    
    Una gentilezza fuori dell'usuale e, in più, una volta scesa, mi strinse forte a sé.
    
    "Sicura che non abbiamo osato troppo? - chiese - Non hai detto una parola da quando siamo andati via da quel parcheggio"
    
    Si stava preoccupando per una mia reazione negativa, non sapendo che invece...
    
    "No, amore, tutto apposto, credimi: mi è piaciuto e, se vuoi, continuerò ad esaudire ogni tuo desiderio. Ti amo troppo ed è giusto sperimentare con te" risposi tenendo gli occhi bassi.
    
    Entrammo abbracciati in casa e, tirandolo per la mano, lo portai in bagno e ci lanciammo insieme sotto la doccia.
    
    Alle nove di sera non avevo proprio voglia di mettermi a preparare e lui, contentissimo, propose una cena nel ristorante in paese, che frequentavamo spessissimo in estate.
    
    "Dai preparati, ho telefonato al ristorante, ho prenotato ...
    ... il nostro solito tavolo. Stasera c'è pure il piano bar".
    
    Indossai un pinocchietto jeans e una canotta nera scollata. Reggiseno a balconcino nero e perizoma dello stesso colore. Sandali bianchi con tacco basso e pochette in tela dello stesso colore del pantalone.
    
    Occhi truccati molto leggermente, un velo di rossetto sulle labbra e la collanina d'oro al collo, regalo di mio figlio per la Festa della Mamma.
    
    Gennaro mi stava aspettando in sala e, guardandomi con ammirazione, mi prese per mano ed uscimmo di casa.
    
    Il ristorante distava cinque minuti a piedi, ma preferimmo prendere l'auto, perché troppo stanchi per la giornata davvero intensa.
    
    Cenammo non bene, benissimo: dall'antipasto al secondo, tutto a base di pesce, accompagnato da un Verdicchio freddo, di cui, forse, abusai un po' troppo.
    
    Il locale non era affollatissimo; quasi tutte coppie, arrivate nel posto per il fine settimana e tra queste notammo pure la coppia incontrata al parcheggio.
    
    Ci riconobbero subito e, con un cenno del capo, ci salutarono.
    
    Ero davvero imbarazzata, e anche mio marito mi sembrò un tantino a disagio, ma, facendo buon viso a cattivo gioco, ricambiammo il saluto.
    
    "Che dici ci avviciniamo - chiese mio marito - oppure paghiamo il conto ed andiamo via?"
    
    "Non lo so, fai tu! Approvo tutto quello che fai" risposi.
    
    Furono loro a toglierci le castagne dal fuoco; infatti si avvicinarono e con una cordialità infinita si presentarono.
    
    Maria una bellissima bruna, un tantino ...
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