1. "prove tecniche di "trasgressione" 2


    Data: 14/01/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... bacio, quasi come vecchie amiche, e si allontanò con il marito, mano nella mano.
    
    "Che c'è: perché mi guardi così?" mi sollecitò Gennaro.
    
    "Cosa vi siete detto, tutti e due, quando vi siete allontanate da noi?"
    
    "Ti piace Cesare?" chiese a bruciapelo.
    
    "Non è male, ma non è il mio tipo, perché?"
    
    "A lui piaci molto, credo che abbia fatto un pensierino su di te".
    
    Lo guardai con un sorriso ironico e poi sbottai:
    
    "Scordatelo, se vuoi dirmi cosa vi siete detti, bene, altrimenti non fa nulla" dichiarai un tantino irritata.
    
    "Lui vorrebbe vedere, nel senso letterale della parola, sua moglie che fa sesso con un altro uomo, lei e l'amante sul talamo e lui seduto in poltroncina ai piedi del letto, in prima fila, a godersi lo spettacolo senza intervenire, se non alla fine per....ripulirli."
    
    Feci finta di meravigliarmi perché, in realtà, era quello cui Maria aveva accennato, e aspettai che proseguisse.
    
    "Secondo lui deve essere molto eccitante e spera di riuscire a coinvolgere Maria"
    
    "Va bene, ma, scusa, cosa c'entro io in tutto questo?" chiesi.
    
    "Anche a me piacerebbe. Pensavo che, forse, uno scambio poteva essere... - non gli riuscì di completare la frase - potrebbe rappresentare un grande stimolo per il nostro ménage. Anche se gradirei di più fare da spettatore; non rispondere subito, pensaci".
    
    Invece gli risposi subito:
    
    "Amore mio, sono d'accordo con te su tutto, ma, se deve succedere, il bull me lo trovo da sola e ti garantisco che lo spettacolo ...
    ... che ti offrirei sarebbe infinitamente eccitante" mi alzai stizzita, e, seguita da lui, mi avviai verso il parcheggio.
    
    Mi aveva fatto incavolare la pretesa di volermi trovare l'uomo che doveva scoparmi; ma il suo desiderio, mano a mano, stava prendendo corpo nella mia mente e stava diventando anche il mio.
    
    In macchina, mentre tornavamo a casa, il silenzio cominciava a pesarmi e, poggiando una mia mano sulla sua, aggiunsi:
    
    "Scusami, forse sono stata troppo impulsiva ed impudente... dai, stasera ne riparliamo con calma, lasciami elaborare tutto quello che è successo in questi due giorni".
    
    Mi sorrise e mi strinse la mano in segno di pace.
    
    Quella sera, prima di rientrare, comprammo due pizze, che consumammo a casa, accompagnate da due birre ben ghiacciate.
    
    Seduti in cucina, mangiammo in silenzio senza tornare sull'argomento, poi, mentre io mi avviai a letto, Gennaro finì di sorseggiare pure la birra che non avevo finito.
    
    Arrivò dopo un quarto d'ora, si spogliò e si stese solo con lo slip vicino a me.
    
    Cominciò ad accarezzarmi ed a cercare la mia bocca, ma prima di concedermi volevo fare un po' di chiarezza, per cui, allontanatolo da me:
    
    "Ma davvero vuoi che ti metta le corna?" chiesi a bruciapelo.
    
    Mi guardò intensamente e poi, abbassato lo sguardo, e continuando a carezzare il mio ventre:
    
    "Credo che invece che corna, considererei il tutto un bellissimo gioco erotico: io, tu e il nostro giocattolo... un altro uomo. E scusa per oggi, avevi ragione, solo ...
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