1. Serena la Tettona parte 5


    Data: 13/01/2022, Categorie: Etero Autore: GiovaOrt, Fonte: EroticiRacconti

    La cena di Natale passò senza particolari avvenimenti, lo zio di Serena aveva passato tutto il tempo sbavando sulle bocce della nipotina che sedeva al suo fianco mentre io ero quasi diventato strabico poiché ero seduto tra la sorella, Sara, che con le sue gambe perfette attirava il mio sguardo, e la madre, anche lei fornita di un bel paio di tettone burrose. Dopo la cena Sara e Samuele uscirono per raggiungere degli amici, mentre noi cominciammo una partita a carte. Serena approfittò della situazione per far impazzire del tutto lo zio: perse di proposito quasi subito e chiese al ripugnante uomo di giocare con lui. Egli ovviamente accettò e la puttanella si sedette sul suo grembo. Mentre tutti erano concentrati sulla partita, io osservavo i movimenti di quei due: la mia ragazza muoveva lentamente ma continuamente il culo, facendo arrapare l’uomo che, al limite, chiese alla ragazza di tenere le carte. Lei non aspettava altro: sospirò felice quando l’uomo, appena liberate le mani, le poggiò prima sui fianchi della ragazza, dopodiché lentamente si spostò verso quei meloni enormi ed invitanti fino ad afferrarli con forza. Serena accentuò ancora il movimento mentre lo zio pastrugnava le mammellone della mia ragazza. Gli altri non si erano accorti di nulla ma io avevo il cazzo durissimo e dolorante, volevo cacciarlo e segarmi ma ovviamente dovetti resistere.
    
    L'arrapante scena andò avanti per alcuni minuti finché il grassone non emise una piccola esclamazione e rimase con le mani ...
    ... saldamente ancorate alle bocce della ragazza, sudando e grugnendo: si era sborrato nelle mutande. La troietta, finita la partita, si alzò e ammiccò allo zio, una strizzata d’occhio che prometteva molto altro. Arrapatissimo, la portai in bagno e le strappai via la camicetta. Senza dire una parola lei avvolse le tettone attorno al mio cazzo e mi regalò una spagnoletta divina, che in pochissimo tempo mi constrinse a sborrare su quel ben di Dio.
    
    “Che troia che sei… Perfino con quel vecchio grassone di tuo zio fai certe cose…”
    
    “Non mi sembra che ti dispiaccia…” rispose la mia ragazza sorridendo.
    
    “E ora mi sa che mi faccio una doccia. Esci e vai a chiamare mio padre, ho intenzione di affondare il colpo…”
    
    Il cazzo mi era tornato di marmo. Serena aveva le idee chiarissime, avrebbe sedotto suo padre in quel momento, in bagno, mentre la madre e gli altri erano in salotto. Sistemò una telecamerina nascosta presa in prestito da Jacopo e mi ammiccò.
    
    “Questa è per te. Così dopo puoi rivedere tutto e segarti per bene.”
    
    Uscii dal bagno e mi rivolsi al padre della puttanella: “Serena ha bisogno di una mano in bagno, ti dispiace…?”
    
    L’uomo si alzò dal tavolo e si diresse dalla figlia.
    
    Ciò che racconterò da qui è preso direttamente dal filmato che successivamente ho visionato centinaia di volte per “motivi accademici”.
    
    L’uomo entrò in bagno e subito rimase turbato. Serena aveva indosso solamente la biancheria, e nel profondo solco delle tettone si vedevano chiaramente ...
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