1. Cecilia e Alessandro


    Data: 13/01/2022, Categorie: Incesti Autore: beatrice, Fonte: EroticiRacconti

    ... posto... dooove vaaii??...",
    
    "sapessi quanto mi piaci..."
    
    disse spingendosi più su e le sue labbra sfiorarono le mie, la sotto sentivo già la sua voglia prepotente,
    
    "Aaleee!..."
    
    gridai e la sua bocca tappò la mia per un istante,
    
    "zitta e bacia... dio come sei.. che... che sapore che hai!"
    
    di nuovo un assalto, un finto mio rifiuto, e la sua mano libera s'insinuò fra le mie gambe, un sospiro profondo ed improvviso uscì da me al tocco delle sue dita nella mia calda intimità,
    
    "A... le, smetti... sei... sei un babbo... oohh... peer meee, leeva... la maano di lì... oohh... però ccosiì... uuhhh... non vaaleehh... noonn valee...",
    
    "zitta! fatti baciare, lo sento che lo vuoi anche tu...",
    
    "Al.e... mmhmm... ti... ...erò... uuhh!... aah... aspe... sii...",
    
    "un sogno... mhmm... quan... sei be.la... ti comincia a piacere... sii brava... che maani... la voglia che mi fai...",
    
    "toglia.mo... questi... che da.nno noia?….",
    
    "oohoo si... ade.sso... megli.ooh... bimba mia....",
    
    era duro, durissimo,
    
    "dai.. che mi... spo... oohh.. glio, tirati su...",
    
    "che dea sei... che vuoi fare?.… ooh... potrei... sve.nire... sii che l.aa.bbra calde... sii.. così così,
    
    sii... prendilo... brava... senti il sapore, non smettere… quant... oohh... la ling.uu.a... le le... la.. la... labbrra... le maani... gooodo, sono in cielo...",
    
    "ti piace?..."
    
    sussurrai piano,
    
    lo guardai gemere continuando a muovere le mani, vellutata sull'inguine e i delicati e decisa ...
    ... sul pieno turgore di quella sottile pelle, calda, bagnata dalla mia bocca, le sue mani accarezzarono il mio volto e premettero fra i miei capelli rossi:
    
    "chiedi?... sei il mio sooogno che s'avvera..."
    
    rispose senza voce fra i sospiri,
    
    "mmhmm... all.ll.ll.ll.ora...",
    
    "sii, do.o.lce... contin.uhu.a.aa... sent.ii.lo.. mo.oo.rdi.l.o... aa.nc.ooo.r.aaa... stringilo, stringilo... non ce la faccio... devo.. sto... oohoooo!!!",
    
    non ebbi il tempo e il suo sapore irrorò la mia gola.
    
    Ero rimasta a metà, e di voglia ne avevo tanta, ci giocai ancora per un po', procurandogli minuti di piacere, ma il magnifico vigore non si ripresentò.
    
    "pranziamo?" chiesi dandogli le spalle e nel recuperare l'abito, caduto oltre la seduta del divano, mi protesi in avanti sulla spalliera, "si... dopo..." rispose,
    
    s'era alzato e senza che lo vedessi mi afferrò per i fianchi, l'abito mi cadde di mano e sentii quello strumento dilatarmi le natiche, la voglia gli era tornata, forse ridestata dalla mia rotondità o dalla posizione o da entrambe, a me non era affatto passata e bastarono due tocchi soltanto per facilitare il suo ingresso, l'accolsi in un grido di piacere.
    
    Non ci rivestimmo e il pranzo, gentilmente offerto da Marcello, ce lo gustammo in costume adamitico, stuzzicandoci a vicenda tutto il tempo, di vino vuotammo due fiaschi.
    
    Il quadro era pronto per essere dipinto, ma Alessandro, fra le risa ubriache di entrambi, usò tinte e pennello su di me.
    
    Il lenzuolo bianco su cui ...