1. Cecilia e Alessandro


    Data: 13/01/2022, Categorie: Incesti Autore: beatrice, Fonte: EroticiRacconti

    ... a tutt'e due!"
    
    gridai affacciandomi,
    
    "Cecile'!! ce sarò... m' anvedi sto culato de 'mbratta tele!",
    
    "due bicchieri e cominciamo!"
    
    disse,
    
    "te, orbe', mi guasti il fegato",
    
    "te, ceci', mi guasti qualcos'altro... allora, siediti su quella panchetta che ora arriva la luce e scopri le spalle...",
    
    "fin sotto le puppe?",
    
    "come preferisci, braccio destro alzato, brava..
    
    con la mano tira su un po' di stoffa come per asciugare le lacri... ottimo! sinistro disteso lungo la coscia...",
    
    "così?",
    
    "mmhmm, no, meglio più sciolta, più allungata...",
    
    "che dici scopro fino al ginocchio?",
    
    "te mi vuoi male!",
    
    "perché? solo un po' di pelle, mi hai vista nuda un sacco di volte da piccola",
    
    "appunto, da piccola, Cecilia... tira giù quella gonna!",
    
    "dai uno scherzetto...",
    
    "allora!!! femma, guadda che poi peddo la pazienza...",
    
    "mi fai ridere!!",
    
    "eeeh no! dovresti almeno far finta però; dai basta, copriti!! ...alla fine finisce male...",
    
    "che noia... la facciamo tutta nuda? ho un caldo...",
    
    "Cecilia... dai rimettiti in posizione faccio il disegno a sanguigna e basta, promesso",
    
    "e dopo?",
    
    "eeeh dopo... dopo si vede. fammi il musino triste, per piacere!",
    
    "senti quelle due camice te le lavo non le posso vedere",
    
    "le pulisco da me, grazie. Ci stai ferma??!!! quasi fatto...",
    
    "guarda!... ora la vedi.... e ora no.... ora si...",
    
    "ma non sei seria! Cecilina, come dite a Firenze: eh tu mi turbi, eh tu mi fa' ...
    ... ringalluzzire! sta fermina!",
    
    "va bene, babbino...",
    
    "va', ora fa pure la maliziosa, te ne penti..."
    
    disse continuando a tracciar linee sulla tela,
    
    "babbino ma dormi qui?"
    
    mi sporsi indietro e finii a gambe all'aria,
    
    "Cec... fatta male?"
    
    lanciò di lato il bastoncello rosso e venne da me, ma nel caos del pavimento inciampò finendomi addosso,
    
    "fatta niente Ale, tu? comodo?"
    
    era lì col mento fra i miei seni che mi guardava e tutto il suo corpo fra le mie cosce nude, racchiuso dalle sponde alte delle mie ginocchia flesse,
    
    "non mi hai mai chiamato così"
    
    disse con un bagliore negli occhi, mi morsi il labbro senza accorgermene maliziosa e brilla, guardandolo e muovendo appena il bacino sotto di lui, dissi piano:
    
    "hai la barba che mi buca le poppe... Ale... che stai facendo?...",
    
    cominciò a baciarmi i seni afferrandomi le tenere carni ai fianchi e con un pelo di voce:
    
    "posso?",
    
    iniziarono anche le sue mani a muoversi su di me mentre cercavo di sottrarmi senza però convinzione,
    
    "smetti... Ale... dai, smeetti... noon si fa cosii..."
    
    sospirai, ma il risultato fu un'eccitazione sua montante in quel mio muovermi, con una mano mi afferrò un polso e portò la mano sopra la mia testa, l'altra l'infilai fra i suoi capelli,
    
    "sei così..."
    
    sussurrò affogando fra i miei seni, con me che stavo ormai sorridendo e giocando nel finto rifiuto, iniziò anche la mia eccitazione e parole fluirono tremanti dalle mani e labbra:
    
    "mi buchi... ma... le maani... a ...