1. Cecilia e Alessandro


    Data: 13/01/2022, Categorie: Incesti Autore: beatrice, Fonte: EroticiRacconti

    ... mele non a me!"
    
    scoppiai a piangere, mi consolò e mi lavò come una mamma sua figlia, una volta vestita mi ripresi,
    
    "a dopo Nina, vado e gli porto i tuoi saluti".
    
    Uscii in strada, al molo i miei soliti amici a manovrare le loro chiode con i loro gesti e urli; vidi un paio di famigliole coi figlioli intente a salire sulla barcaccia per attraversare il Tevere e, con due baiocchi, passar giornata a qualche osteria ai prati, un velo d'invidia bagnò i miei occhi. Proseguii sulla strada di casa mia fino a Sant'Eustachio, di li in via palombella; Alessandro mi aspettava affacciato, forse per sbaglio, e aveva già un bicchiere in mano, dissi a mezza voce: "oggi prevedo ciucca".
    
    Fu così. Come entrai in casa notai subito il soqquadro: pila di piatti unti sul tavolo, quattro bicchieri abbandonati sulla credenza, un altro sul tavolino, sul davanzale il basilico assetato e, sul pavimento, le sue cianfrusaglie per dipingere rovesciate; per lo meno tutte le tre finestre erano aperte e odoraccio non c'era; appollaiate sullo schienale di una sedia tre camice che non vedevano acqua e ferro da almeno una decina di giorni
    
    "Alessandro! che è successo qui?!!",
    
    "non me lo dire! ho Lucia coi figlioli a Bracciano da due settimane...",
    
    "si vede..."
    
    dissi guardandomi in giro con malcelato disgusto,
    
    "non mi riesce son cialtrone! ti va un bicchiere? è di Montefiascone, quello che portano al Papa!"
    
    versandosi del vino,
    
    "e tu come... ah! lascia stare, non me lo dire! uno ...
    ... solo..."
    
    acconsentii,
    
    "allora Cecilina mia, il disegno... ecco, il bozzino... dovrebbe essere... eppure... mannaggia l'ho fatto ieri... ",
    
    dopo avermi versato il vino scartabellò intorno,
    
    "a proposito la tua Cecilia? è più di un mese che non vedo la tua piccina... mmh, però è buono! ne hai ancora?"
    
    dissi porgendo il bicchiere vuoto,
    
    "eeh! ci credo questo è est est est! ...dicevo la piccina... eccolo! si è questo ...la piccina ha una buona mano guarda che disegnino m'ha fatto!?!",
    
    mi porse un abbozzo su tela di Bacco e Arianna con Afrodite intenta ad incoronare la piangente, e il quadretto col ritratto di una ragazzina che parla con un vecchietto in quattro colori poco sfumati, esclamai:
    
    "questo è bellissimo, e pensare che ha solo sette anni... buon sangue non mente! vedi, te l'ho detto che la barba ti invecchia!",
    
    "la taglio, la taglio, per domattina non c'è più",
    
    "invece sto scarabocchio dovrei essere io??"
    
    dissi comicamente risentita, e lui:
    
    "no! è solo per l'insieme... aaah! ti do pure retta!..."
    
    dalla strada un urlio:
    
    "ah orbe'!... ah turchi'i!!... affaccete!!",
    
    "che c'è??!!"
    
    rispose sporgendosi,
    
    "cala er cesto te devo de da l'abbacchio, tu moje m'ha detto co'r macello novo de datte 'n pezzo",
    
    "grazie, ti devo un quadro!"
    
    disse tirando su il canestro,
    
    "'un importa, famo che me offri da beve pe' tre sere! oh! salutame 'a Cecilia che 'o so che sta su!",
    
    "certo!",
    
    "Marcello! stasera all'osteria trentuno, offro io ...