1. Calici Rotti


    Data: 12/01/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gymnasion Stories, Fonte: EroticiRacconti

    ... quanto lo ami”. Mi disse mentre mi era tra il cazzo e le palle.
    
    Feci una succhiata rumorosa e profonda che lo mandò in estasi e poi gli chiesi: “Va bene cosi amore?”.
    
    “Ora lo faccio anche io”. Si mise il cazzo in gola e, tenendomi forte per il culo lo spingeva in profondità.
    
    Poi lo levò via e, in preda ad un eccitamento sessuale, urlò “Cazzo ti amo”, “Bastarda la troia dammi qua” e riprese a succhiarmi il cazzo stringendolo con forza tra le sue labbra sottili e facendomi eccitare talmente tanto che io il suo riuscivo solo a segarlo.
    
    G era un persona eccezionale, non solo un rispettabilissimo magistrato ma anche un uomo di profonda cultura e spiccato senso civile. Aveva classe nei modi di fare e di porsi, un educazione stellare e immensa cura nel vestire. Il suo stile era sportivo ma elegante. Portava spesso jeans stretti e scarpe da ventenne, e lasciava sempre dietro di se una scia intensa di profumo da uomo costoso. Eppure era li, a ciucciarmi il cazzo e a giocare alla prima notte di nozze con me.
    
    Mi spinse più in basso con la mani e si fece strada con la bocca verso il culo. Giunto li iniziò a roteare la sua lingua forzuta e fare dei bei suoni con la bocca, e ogni tanto mi mordicchiava i glutei. Era cosi preso da me che io quasi mi sentivo in colpa per essere impossibilitato nel fare altro se non segarlo.
    
    Tra un gemito e l’altro mi misi a pensare e poi trovai la soluzione.
    
    Attesi il momento giusto e poi mi alzai: “Ti è piaciuto il mio culo?”. Gli ...
    ... chiesi, ma non gli diedi il tempo di rispondere che lo baciai. “Voglio assaggiare anche io il tuo”. E afferrandomi per la nuca e continuando a baciarmi mi stese sul letto con il petto rivolto verso il soffitto, e senza dire nulla si sedette sopra la mia faccia.
    
    Ficcai per bene la lingua in quell’ano, accarezzando le natiche grosse, e lui gemeva ma non diceva nulla. Notai che avevo quel bellissimi piedi curati vicino alle spalle ed iniziai ad accarezzarli entrambi con entrambe le mani.
    
    “Sei spettacolare”. Mi disse. Aveva la voce bassa e un po rauca.
    
    Dopo diverse leccate di culo iniziai a rallentare perchè avevo la lingua stanca, lui percepì questa decelerazione, distese le gambe all’indietro poggiandole sui cuscini e il tronco in avanti tenendosi sollevati con gli avambracci poggiati sul materasso. Fece de movimenti con il bacino per riuscire a infilarmi il cazzo in bocca con precisione e quando ci riuscì iniziò a fottermi la bocca, tenendo la testa in giù e rivolta verso di me.
    
    Sentivo le palle cadermi sul naso ad ogni colpo e notai che le avevo lasciate un po sole e abbandonate; al momento giusto, portai la testa di lato per togliermi il cazzo dalla bocca e iniziai a ciucciare le palle.
    
    “Ah cazzo si vai”. “Spremile per bene”. Supposi gradì quindi.
    
    Gemeva e ansimava tanto, ma poi calò un lieve silenzio visto che aveva iniziato a succhiarmi la cappella dandomi una scarica di ulteriore eccitazione, talmente forte che iniziai segarlo forte mentre spremevo le palle ...
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