1. Calici Rotti


    Data: 12/01/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gymnasion Stories, Fonte: EroticiRacconti

    ... era normale, era parte del gioco che avevo scelto.
    
    Ci avvicinammo l’un l’altro, ci amavamo alla follia, io ero ossessionato da lui e lui da me, quasi mi commuovevo. Ci baciammo, forte e tanto, li in piedi in quella bellissima camera da letto, e ci toccammo ovunque da sopra i vestiti, quasi come se volessimo rallentare i tempi e far durare tutto più a lungo.
    
    Ci sono due tipologie di persone; quelle che si tolgono prima i vestiti di sopra, e quelle che cominciano dai vestiti di sotto. G, si tolse subito le scarpe, notai questa cosa meravigliato, poi si sedette sul letto e si tolse i pantaloni con una tranquillità come se si stesse preparando ad andare a dormire. Poi sfilò via i lunghi calzini e si portò le mani al collo per sbottonarsi i primi bottoni della camicia facendo passare le dita sotto il maglione. Io rimasi li impalato perchè questa scena di spogliarello tranquillo e vederlo mostrare pochi centimetri di pelle volta per volta, lentamente, era più eccitante di un porno.
    
    Decisi di spogliarmi anche io, ma cominciai dalla felpa, e della maglietta, poi tolsi le scarpe sfilandole via con i piedi e gettai via i pantaloni con foga e, in mutande e calzini, mi stesi sul letto. Lui rimase seduto seguendomi con lo sguardo e sorridendomi, poi, con una mossa sola, si tolte sia maglione che camicia ma non la maglietta intima nera aderente. E fu con questa ancora addosso, che si avvicino verso di me, portando i suoi piedi nudi e le sue gambe sul letto, mi mise una mano ...
    ... dietro la schiena e mi tirò verso di se, e mi baciò.
    
    Ogni bacio, ogni carezza e ogni sorriso erano lunghi e lenti in virtù di far durare tanto quel momento e quella notte, assaporando ogni secondo ed ogni sapore; le labbra al sapore di vino, la lingua al sapore di tabacco, le braccia e le spalle al sapore di deodorante maschile, il collo al sapore di G. Iniziai man mano a sentirgli un rigonfiamento nelle mutande, e più si faceva duro più mi ci strusciavo con le gambe e con i bacino, nonché con il cazzo ovviamente.
    
    Questa cosa ci distrasse entrambi e smettemmo di baciarci intonando una risata leggera, e G iniziò a spingere e premere la sua erezione contro la mia. “Sei bellissimo”. Mi disse.
    
    Risposi sorridendo forte e baciandolo, e scendendo piano con la mano facendogliela sentire scorrere da sopra la maglia intima. La infilai dentro le mutande, e superato un leggerissimo cespuglio raso, gli presi il cazzo in mano ma non riuscii a segarlo data la posizione.
    
    “Aspetta”. Mi disse e inizio a baciarmi la punta del mento. Poi scese leccandomi e baciando il collo, e poi giù lungo il torace e l’addome. Mi sfilò in modo romantico e molto lentamente le mutande, guardandomi dritto in faccia e mangiandomi con gli occhi.
    
    Pensai che si sarebbe buttato subito sulla mia erezione, ma invece mi baciò di nuovo e poi me lo prese in mano guardandomelo ogni tanto e sorridendo. Poi scese diretto e me lo prese in bocca. Non era bravissimo, ma era molto bello vederglielo fare, ci metteva ...
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