La gran troia - un'estate al mare - Racconti Erotici

La gran troia - un'estate al mare

Per anni, l'estate era il momento in cui giocavamo di più...scopate, videochiamate hot, incontri "casuali" e palpate nei negozi.

Era da qualche anno, però, che la troia aveva preso l'abitudine di prendere la casa al mare col cornuto del marito. La cosa mi disturbava perché limitava il nostro rapporto ma, allo stesso tempo, mi eccitava perché immaginavo il suo innato comportamento da puttana sulla spiaggia.

Aveva una carica erotica naturale, un magnete che riusciva sempre a catturare l'attenzione di ragazzi e uomini porci. Bastava un suo sguardo, un suo sorriso ammiccante per far trasparire il suo vero essere all'esterno. Era una parte di lei che non potevo e non volevo limitare, mi eccitava che fosse così puttana.

Quell'estate, per ovvi motivi, i nostri contatti quotidiani si affievolirono sensibilmente. Il marito, cornuto, era solito passare qualche settimana di ferie al mare con lei.

Lavorava in un negozio in città e facevo di tutto per capire se lui fosse o meno con lei. Quando lo vedevo lavorare fantasticavo su cosa potesse fare, nel frattempo, la troia della moglie al mare. Mi diventava subito duro all'idea che stesse troieggiando sulla spiaggia.

Un giorno, dopo essermi appurato che il cornuto del marito fosse a lavoro, decisi di andarla a spiare. Mi eccitava guardarla a distanza mentre lei, ignara di tutto, si godeva il sole su quel corpo stupendo e sinuoso. Amava i costumi bianchi ed io condividevo la sua scelta. Qualche anno prima le regalai un ...

... costume bianco che metteva in evidenza le sue grandi tette a pera ed i laccetti sui fianchi che esaltavano il suo gran culo da troia.

Anche quell'anno comprò un costume del genere; era bianco con delle stampe color oro, le coppe erano striminzite con un laccio che le univa e le comprimeva al punto da esaltarne la forma. Lo slip, invece, era molto sgambato e metteva in risalto la forma del culo e la sua stupenda figa.

Arrivai in spiaggia e la troia era sotto l'ombrellone del lido a guardare i figli giocare in acqua. Mi sistemai a debita distanza per non essere visto, stesi il telo sulla spiaggia e mi misi a pancia in giù con il viso rivolto verso di lei.

La situazione era tranquilla, niente di particolare, fino a quando non arrivò il bagnino. Era un ragazzo giovane tra 25 e 30 anni, costume a mutanda blu e magliettina rossa leggermente arrotolata sulla parte alta delle braccia per mettere in risalto i suoi bicipiti rigonfi.

Solitamente non era attratta dai ragazzi troppo giovani ma, probabilmente, in assenza di altro era l'unico con cui troieggiare. Lui si girò verso di lei dicendole "Buongiorno Signora, come va? Anche oggi sola?" aggiungendo un bel sorriso."Sisi" - rispose lei e aggiunse - "Purtroppo si vede che non sono troppo apprezzata" con tono da toria navigata.

Il mio cazzo iniziava a indurirsi mentre il battito del mio cuore si accelerò per quella sensazione di eccitazione mista a gelosia.

Dopo essere arrivato fin alla battigia e aver controllato la ...