1. La gran troia - un'estate al mare


    Data: 21/12/2021, Categorie: Tradimenti Autore: EagleE, Fonte: Annunci69

    ... mentre parlava con il porco.
    
    Passarono solo pocchi minuti quando vidi il sedile di lui abbassarsi e la testa di lei chinarsi verso di lui. Stava iniziando a spompinarlo avidamente come era suo solito. La sua voglia di cazzo era indubbia. Lo sentivo gemere mentre la testa di lei appariva e spariva dalla mia visuale.
    
    Ritornò al suo posto e la vidi abbassare le spalline del suo vestitino lasciando nude le sue grandi tette (non aveva intimo sotto, guardacaso) e la vidi salire a cavalcioni su di lui. Iniziò a cavalcarlo mentre la sentivo gemere e la vedevo cercare di spostare i capelli voluminosi dal suo viso.
    
    "Si così, scopami, così" - le diceva con fare dominante - "Dimmi che sono una puttana...mi eccita sentirlo". Lui era completamente muto, sopraffatto da cotanta avidità di cazzo. Vedevo le sue mani scoprire il suo gran culo sotto il vestitino di lei.
    
    Rimasero così per 10 minuti, la scomodità della macchina non le consentiva di essere scopata in tutte le posizioni. Io intanto ero li ad osservare mentre mi menavo il cazzo per la situazione.
    
    Si rialzò e la vidi mettersi a pecora con le ginocchia sui due sedili, si scoprii il culo senza intimo sotto e lo invitò a prenderla in quella posizione. Lui si mise dientro, mani sui fianchi ed incominciò a stantuffarle in cazzo dentro mentre lei continuava ad incitarlo. Pochi colpi e lo sentii gemere, il porco non aveva resistito a tutta quella carica erotica ed era venuto nel preservativo.
    
    Si rivestirono rapidamente, ...
    ... si salutarono con un bacio a stampo sulla bocca e lei scese dalla macchina. Il bagnino, porco, riaccese la macchina e andò via. C'erano 50 metri tra la pineta e l'inizio del lungomare e lei iniziò ad incamminarsi verso quella parte sistemandosi il vestito dopo la scopata.
    
    Scesi rapidamente dalla macchina e la chiamai. Rimase di pietra, la troia, e riuscii a dire solamente "Che cazzo ci fai qui?". "Che ci faccio io? Che ci fai tu qui? Puttana!" - risposi. Pensava fossi arrabbiato e pronto a farle una scenata di gelosia. La presi dal braccio e la riportai verso la mia macchina.
    
    "Scusami amore" - iniziò a dire lei - "ti giuro che è capitato per caso" - continuava a giustificarsi lei. Lei fece per aprire lo sportello della mia macchina quando le dissi "Dove cazzo vai?", e lei "Non vuoi che parliamo in macchina?"."Parlare? e di cosa dobbiamo parlare? Ho visto e sentito troppo, le parole non sistemerebbero un cazzo" le dissi io con tono fermo.
    
    Lei fece una faccia confusa perché ancora non aveva capito le mie intenzioni. "Finisco quello che ha inizato il porco del bagnino" - le dissi. Cambiò immediatamente espressione, la porca.
    
    La spinsi contro il cofano della macchina e appoggiai il mio cazzo duro sulla sua figa ancora impregnata degli umori causati dal cazzo del bagnino.
    
    Iniziai a baciarla lentamente e, spostando i suoi capelli ancora umidi da viso, iniziai a leccarle il viso. Lei iniziò ad ansimare vogliosa di sentire ancora del cazzo dentro di lei.
    
    Le alzai il ...
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