1. Botti e sigarette


    Data: 17/12/2021, Categorie: Tradimenti Autore: LoScrittore91, Fonte: Annunci69

    ... dall’armadietto della cucina.
    
    Quando alzai lo sguardo, mi resi conto che Alessandro mi stava fissando dal salotto. Sentii un fremito nello stomaco. Una sensazione insolita e piacevole. Entrambi colti dall’imbarazzo, ci scambiammo un timido sorriso.
    
    La breve conversazione con lui mi aveva lasciato addosso il sapore del nuovo, dell’ignoto.
    
    Iniziò il conto alla rovescia. Al rumore dei primi botti, si susseguirono baci, abbracci e auguri.
    
    Indossammo i giubbotti e andammo tutti fuori, in giardino. Gli spari dei fuochi d’artificio si accavallavano senza sosta, rimbombando tra le colline. In cielo, il delirio. Seguimmo con attenzione le scie dei fuochi che, una volta in alto, esplodevano nella notte, creando coreografie di ogni genere. La visuale da casa nostra era perfetta.
    
    Baciai Marco. Lui, dopo qualche secondo, si staccò bruscamente.
    
    - Che c’è? – chiesi risentita.
    
    - Non sopporto il sapore del fumo. – rispose con un tono di rimprovero.
    
    Alzai gli occhi al cielo.
    
    - Ho fatto solo un tiro.
    
    - Comunque, si sente.
    
    - Che palle, Marco. Anche tu hai l’alito che ti puzza di vino. Però non faccio la stronza. – sbottai incenerendolo con lo sguardo.
    
    Tornai dentro, infuriata. Aveva esagerato. Entrai in cucina e iniziai a ordinare, sperando di ritrovare presto la calma.
    
    - Tutto ok?
    
    Alessandro era appoggiato allo stipite della porta.
    
    - Ho discusso per la storia delle sigarette. Ovviamente.
    
    Sospirai. In cucina, il rumore dei botti arrivava più ...
    ... morbido.
    
    Alessandro fece qualche passo verso di me. Si fermò davanti al tavolo. Prese il pacchetto di sigarette dalla tasca posteriore dei jeans e ne sfilò due, mostrandomele.
    
    - Ce ne andiamo a fumare un’altra, che dici? – chiese sorridendo. I denti bianchissimi, il taglio delle labbra impeccabile.
    
    Sorrisi. In quel momento non poteva farmi proposta migliore.
    
    - Grazie al cielo. C’e un uscita sul retro che porta al lato opposto del giardino.
    
    Gli feci strada fino all’esterno. Accendemmo le sigarette e iniziammo a chiacchierare.
    
    - Ti stai annoiando sta sera? – chiesi.
    
    Alessandro fece un tiro, trattenne un po' il fumo, e infine lo butto fuori.
    
    - Non conosco nessuno. E poi, vabbe, siete tutte coppie. Diciamo che non è proprio il massimo.
    
    Annuii, sorridendo.
    
    - Hai una ragazza?
    
    Mi strinsi nel giubbotto di pelle e portai, lentamente, la sigaretta verso le labbra.
    
    - Mi sto frequentano con una, su a Torino. Non è ancora una cosa seria.
    
    Provai un’inaspettata invidia per quella ragazza. Era troppo pericoloso soffermarsi a riflettere sul motivo di quel pensiero. Così, cercai di pensare ad altro.
    
    Per qualche secondo ci guardiamo negli occhi. Il cuore iniziò a scalpitare.
    
    - Tu e il tuo ragazzo da quanto state insieme? – chiese facendo un altro tiro.
    
    - Sei anni. Spesso, purtroppo, litighiamo. Ultimamente di più del solito. Forse io sono diventata meno tollerante, oppure lui è diventato più stronzo. Non lo so. – risposi stringendo le spalle.
    
    - Hai ...
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