1. Botti e sigarette


    Data: 17/12/2021, Categorie: Tradimenti Autore: LoScrittore91, Fonte: Annunci69

    BOTTI E SIGARETTE
    
    L’idea di festeggiare la notte di San Silvestro da noi l'aveva avuta Marco. Cena da asporto, tutte coppie.
    
    Oltre all'inizio del nuovo anno, avremmo festeggiato la nuova casa. Dopo mesi di affitto, la banca ci aveva accordato un mutuo a trent'anni.
    
    La prossima tappa, dopo sei anni di fidanzamento, sa- rebbe stato matrimonio. Per quello, però, avevamo ancora un po di tempo.
    
    La chiamata di Claudia, poco prima dell'inizio del ce- none, mi spiazzò. Mi chiese se poteva portare suo cugino. Senza molto entusiasmo, le dissi che non c’erano problemi. Avrei chiamato il ristorante e modificato l’ordina- azione, aggiungendo un menù.
    
    Alle otto e mezza, i nostri amici si materializzarono da- vanti alla porta di casa. Baci, abbracci, sorrisi. C’era l’eccitazione delle grandi serate.
    
    Claudia ci presentò suo cugino Alessandro. Una rapida stretta di mano e qualche sorriso gentile. Nemmeno a dir- lo, era un gran figo. Alto quasi due metri, spalle larghe che riempivano una camicia azzurra, riccioli d’orati, ma- scella spigolosa. La somiglianza con Claudia era inesistente.
    
    Ci consegnarono la cena e, poco dopo, ci riunimmo in salotto. Menù di pesce e bottiglie di vino bianco. Tra un boccone e un bicchiere di troppo, Marco iniziò a raccontare dei lavori in programma per la casa, del mutuo.
    
    In un paio di occasioni, incrociai lo sguardo di Alessandro. Imbarazzata, evitai i suoi occhi per il resto della cena.
    
    Ero in preciclo e gli ormoni erano alle stelle. ...
    ... Marco aveva passato la settimana a lavorare come un pazzo nel supermercato e il tempo per soddisfare le nostre voglie era rimasto un miraggio.
    
    Finita la cena, si contavano almeno dieci bottiglie di vino sulla tovaglia. Tutte vuote. Marco, Tommaso e Nicola avevano bevuto tantissimo mentre Alessandro e noi ragazze non eravamo andate oltre un bicchiere a testa.
    
    I ragazzi organizzarono un torneo di Fifa, piazzandosi davanti alla tv. Le fidanzate rimasero a parlare sul divano. Alessandro uscì a fumare. Senza avvisare nessuno decisi di seguirlo.
    
    Mi strinsi nel giubbotto di pelle cercando di resistere alla rigida temperatura notturna. Alessandro, spalle alla casa, fumava. Le grida dei ragazzi si sentivano fino a lì. Qualcuno aveva segnato.
    
    Camminai verso di lui, fino a quando il rumore dei miei tacchi sul mattonato lo fece voltare.
    
    Sorrisi, fermandomi ad un metro da lui. L'aria fredda insisteva sulle mie gambe scoperte per colpa di una gonna troppo corta. Un paio di calze avrebbero aiutato.
    
    - Ti posso chiedere una sigaretta?
    
    - Certo.
    
    Prese il pacchetto dalla tasca dei jeans, ne estrasse una e me la porse insieme all’accendino. Accesi la sigaretta e gli restituii l’accendino. Incrociai le caviglie e mi feci il primo, lungo, tiro. Mi mancava il sapore della nicotina.
    
    - Grazie. Devo fumare di nascosto.
    
    Feci un cenno verso la casa. Lui capi al volo e sorrise.
    
    Con Marco era guerra continua sul fumo. Non sopportava l’odore, il sapore dei miei baci dopo la ...
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