1. Venduta come una Puttana nei cessi


    Data: 04/12/2021, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: manupicco, Fonte: RaccontiMilu

    ... metterci il cazzo nel mezzo. Ti vuole venire sulle tette. L’altro invece, ha detto che hai una bocca da pompini e vuole venirti lì. – – Cazzo amore, ma cosa è sta stronzata? Ti è andato in pappa il cervello? Non scherzare: mica vorrai davvero farmi scopare da questi due sventurati, qui sulla metro? – Ero sconcertata, non comprendevo dove volesse arrivare e se si trattasse di uno scherzo. – No tesoro, non qui sul vagone. Per questo proseguiamo fino a Pero. Li è più comodo, ci sono i cessi nella stazione. Hanno pagato trenta euro per uno Mi guardò divertito, gli occhi sfrontati di un giovane demonio: ero sconvolta. – Ma che bella pensata, complimenti! E cosa ti fa credere che io sia d’accordo? Inoltre, a parte lo scoparmi, cosa significa la storia delle trenta euro ? – – Alzò gli occhi al cielo, cercando pazientemente le parole. – Perché gli ho spiegato che sei molto troia, che ti piace il cazzo, che non hai problemi a farti scopare da tutti e due, ma che non fai pompini o la dai “a gratis”. – – Merda! Ma sei matto? Mi hai venduta per trentamila lire? – – Intanto non sono trenta ma sessanta, poi lo sappiamo tutti e due che ti piace il cazzo e l’occasione di prenderne due insieme, facendoti anche pagare, ti attizza troppo. – – Sei uno stronzo bastardo! Io da quelli non mi faccio toccare, non sperarci. – – Davvero non ti va che ti riempiano la fighetta insieme puttanella ? – – Certo che non mi va, scordatelo! – – Sicura che non ti stuzzica? Guarda che a occhio mi sembrano ...
    ... anche ben dotati, mica capita tutti i giorni un’occasione così. – Esibiva una assoluta faccia di bronzo. Ero veramente tentata di schiaffeggiarlo in malo modo. – Vabbè non ti va, però di questo cosa mi dici troietta ? – Mi aveva infilato la mano tra le cosce, le dita insinuate fra le labbra della fica, le mosse appena e un fiotto caldo gliele intinse. – Sbaglio o la tua fighetta la pensa in modo diverso? – Aveva un sorriso beffardo, mostrava tutto il divertimento che quella situazione gli procurava. Però lo stronzo aveva ragione: dentro ero ancora in fiamme, ero stata troppo sollecitata, sarebbe bastato un nulla a farmi partire l’orgasmo. Mi fissò negli occhi e vi lesse chiaramente l’incertezza di sottrarmi a quella sorta di mercimonio. Mi conosceva troppo a fondo: leggeva i miei pensieri. – Troietta, non voglio chiederti nulla che tu non abbia voglia di fare. Questa cosa è un gioco tra di noi, loro sono balocchi da usare per il nostro piacere. Credimi è solo questo: stiamo giocando. – Non risposi, avevo il broncio e l’aria offesa. – Dai puutanella, proviamo! Se vedi che non ti va o si comportano male, li mandiamo a fare in culo e ce ne andiamo. Mica dobbiamo sposarli, giusto? – In effetti, messa così la cosa aveva un suo senso. Era vero che se qualcosa non mi fosse andata a genio, si stoppata tutto e li mandavamo a stendere Lui intuì che mi stavo ammorbidendo: mi baciò con uno dei suoi baci mozzafiato. Non ci fu bisogno di aggiungere altro: aveva vinto. Il treno macinava le ...
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